Esce Ceneri postatomiche, di Christian Humouda

Kipple Officina Libraria è lieta di presentare, nella collana VersiGuasti, “Ceneri postatomiche” di Christian Humouda, un viaggio in cui l’Autore vive e racconta il mondo nuovo che si è creato a seguito dell’evento innominato e necessario, dove vi è un tema che ricorre in modo incessante, coverun topos narrativo su cui soffermarci. Si tratta della lingua sconosciuta che il poeta incontra nel mondo che va vivendo.

Non deve apparire strano se il mondo che circonda il poeta è ontologicamente diverso da quello che ha lasciato anche il linguaggio, che in fondo è creatore di ciò che esiste, che deve essere diverso. Un linguaggio incomprensibile che descrive una realtà che appare così aliena da annientare ogni abitudine, intrecciare disordinatamente i colori e sbarazzarsi di ogni legge fisica precedentemente conosciuta.
E in questo mondo alieno, ma così presente nella narrazione poetica, incrociamo rassegnazione, nuove strane forme di felicità, tensione alla morte e lunghi cammini. Sprazzi di vite che muovono in luoghi terribili di disabitata inumanità in cui la pelle non serve più ai muscoli.

La quarta

Benvenuti nell’Universo post atomico! Benvenuti nell’Oltre in cui ogni cosa non ha significato alcuno, in cui il dolore è caratteristica ontologica dell’esistenza, del reale e dove tutto si maschera di delirante surrealismo.
Siamo aldilà delle poetiche ciniche di un Houellebecq, della disillusione alla Cioran, e persino oltre la rassegnata accettazione del “Caligola” di Camus.
Siamo stati eruttati oltre il vortice più basso del buco nero, in un mondo che non riconosciamo, non comprendiamo.
Non conosciamo ancora, sembra dirci il poeta. Il mondo è lì e lui non fa altro che viverlo. Non c’è nessun intento epistemologico in quello che Humouda fa, nessuna intenzione antropologica o semplicemente etnografica. Il poeta non è viaggiatore ottocentesco avido di scoperte nuove, di avventure mirabolanti in mondi esotici e lontani; esploratore che però sa che ciò che l’attende sarà sempre un tè delle cinque in un salotto elegante e vittoriano.

L’autore

Christian Humouda, nato a Genova nel 1981 e laureatosi in Comunicazione a Savona, si specializza in giornalismo a indirizzo politico presso l’Università di Genova. Divide i suoi campi d’interesse tra: arte, poesia, cinema, recensioni e scrittura. Dal 2013 è vice capo redattore di Words Social Forum. Ha partecipato a vari concorsi poetici e scientifici e pubblicato per diverse riviste online tra cui Bibbia d’asfalto, Nova Rivista d’arte e per la Fondazione di Palazzo Ducale. Nel 2014 il suo articolo “Icastica raccontata da un viaggiatore”, mostra internazionale promossa dalla città di Arezzo,  è stato condiviso su diverse testate giornalistiche.
È finalista al 9° festival Internazionale di poesia “La città dei poeti” di Genova e vincitore del premio Fondazione Prof. Michele Erede con un saggio dal titolo “La politica nell’era di internet. Vantaggi e pericoli”, pubblicata per Ecig.
Ceneri postatomiche” è la sua prima silloge poetica.

La collana VersiGuasti

VersiGuasti è la collana di Kipple Officina Libraria diretta da Alex Tonelli e interamente dedicata alla poesia e alla letteratura lirica in versione digitale, alla costante ricerca di connessioni e poetiche appartenenti al Connettivismo e non solo.

Christian Humouda, Ceneri postatomiche

Kipple Officina Libraria – Collana Versi Guasti – Pag. 68 – 0.95€
Formato ePub e Mobi – ISBN 978-88-98953-49-3

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