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Prototipi – 1. Ishtar | di Mauro D’Angelo

Esce oggi, per la collana “eXoth” di Kipple Officina Libraria, il nuovo numero dei Prototipi, quello dedicato a Ishtar; i Prototipi rappresentano alcune tra le più antiche divinità, GIF animate attraverso le quali Mauro D’Angelo veicola la loro presenza tra chi vorrà esserne in possesso.

Il Prototipo è disponibile sul sito www.kipple.it e su Amazon.

SINOSSI

Primo

Un Dio esiste ovunque e i luoghi ne serbano atavica memoria.
Da un Dio ci si aspetta protezione, guida, aiuto, giustizia, severità e fermezza.
Un Dio ascolta e determina la propria scelta quando i fedeli ne implorano l’intervento, quale che sia il motivo.
Un Dio è un Dio. Non un possente demone, né un maestoso messaggero.
Un Dio abita i cuori e i ricordi degli uomini, nei quali ha impresso il suo antico retaggio.
Un Dio scorre come acqua trasparente attraverso il tempo, che per lui non ha alcun valore, manifestandosi a piacimento tra le ère e influenzando le scelte di coloro che sono capaci di comprenderne il linguaggio.
Un Dio può perdere delle battaglie, ma lascia sempre e immancabilmente il segno del suo passaggio.
Un Dio pensa e si comporta da Dio e alle volte, consapevolmente, lascia che gli uomini non credano che lui possa farlo come e molto meglio.
Un Dio permea di sé le dimore che ne ospitano la presenza.
Un Dio dispone che la Propria immagine possa contenere, per chi sappia scaldarla con devozione pura e subliminale, la natura stessa dell’oggetto che lo rappresenta.
Un Dio è “un Dio” e non DIO.
I Suoi fedeli lo pregano come “Oh Mio Signore”, dichiarando implicitamente che la loro fervente invocazione è rivolta a colui che qualificano tale… Così è, d’altronde!

Secondo

Improvviso e accecante, un crepitio di folgore lacerò il quieto crogiolo del velo onirico.
“Prototipi è la risposta alla tua insistente domanda, figlio di Dio”, tuonò possente la voce del Padre Universale, il Totalmente Altro.
“Incastona i nostri volti nell’Arte e fa che siano veicolati tra quanti cercano”.

Terzo

Quello che hai di fronte è un “Prototipo”.
Ciò rispecchia, letteralmente, quanto essi desiderano che il genere umano consideri la loro essenza, e cioè:

“Un essere unico, che influenzi con le proprie caratteristiche la sua stirpe “.

La forma, attraverso la quale io Mauro D’Angelo ho deciso di veicolarne la presenza, è quella impressa nell’immagine attiva che hai deciso di portare nella tua dimora. In essa trovi:

L’ambiente nel quale il Dio si manifesta.
Il volto del Dio.
La rete pulsante che irraggia nel fenomenico virtuale le caratteristiche del Dio in questione.

Ognuno di questi prototipi possiede essenzialmente delle specificità, delle quali probabilmente tu sei già a conoscenza ma che ti invito ad approfondire ulteriormente: non è un gioco!
Ciò potrà avvenire attraverso i mezzi che certamente il Dio che hai/ti ha scelto verrà a fornirti nel tempo.
Gli “utilizzi” che potrai fare dell’immagine vivente del Dio sono “multiformi”.
La cosa importante e insindacabile che devi assolutamente e sempre considerare (e tenere a mente) risiede nel fatto che un Dio non è né un demone e né un messaggero, per cui il rapporto da stabilire DEVE e DOVRÀ assolutamente risiedere nell’amore e nella devozione.
Il fuoco di essi deve ardere perennemente nel tuo cuore, pena l’oblio nei tuoi confronti.
Quando vorrai relazionarti con il Dio che ospiti non dovrai fare altro che aprire la sua immagine vivente e rivolgerti a lui/lei, in modo confidenziale.
Potrai farlo anche semplicemente pensando a quanto vorrai dire e non necessariamente utilizzando la tua voce.
La struttura che ho creato (comprendente l’ambiente, il volto e il reticolato virtuale) è perfettamente operativa e funzionale agli scopi insiti nelle caratteristiche del Dio; il resto, dovrai farlo tu attraverso l’amore e la devozione che riuscirai a accendere nel tuo cuore.

Buon viaggio.

Mauro D’Angelo

ABSTRACT – Ishtar

“Quando la Grande Ishtar desidera emanare il suo immenso
Potere tra gli uomini, plasma due oscure immagini: l’una si
manifesta come donna alata, le cui splendide forme sono
avvolte da fitta nebulosità; l’altra materializza un terribile
essere alitante venefici turbinii ventosi, pari a immani sciami di locuste”.

LA QUARTA

Ishtar è la dea dell’amore e della guerra, del sesso come della morte; ella è duplice e trina nella sua unità.
La sua manifestazione è sempre un’esperienza che modifica e amplifica a dismisura la percezione intuitiva di chi ne comprende la vera natura. Isthar propaga e estende il suo potere sia sui quattro angoli elementali che sui vertici dell’asse bipolare, configurando campi di forza praticamente universali.
Le sue origini provengono dalla mitologia babilonese, e diverse fonti la riconducono all’omologa dea sumera Inanna. A lei era dedicata una delle otto porte di Babilonia.

L’AUTORE

Mauro D’Angelo nasce a Torino mercoledì 20/09/1961 e cresce, vivendo, nella sua città fino alla fine degli anni ’70, frequentando ambienti legati alle arti e all’insolito.
Nel decennio successivo fa delle sue passioni la propria professione e inizia a muovere i primi passi nel mondo della musica e della letteratura, spostando la sua vita in base a quelle che sono le sue esigenze.
L’incessante ricerca delle origini e delle realtà legate ai Miti diventano, nel corso degli anni, la sua principale ragione di vita; ciò si ripercuote anche nel lavoro e così la sua attività artistico/letteraria sarà sempre legata indissolubilmente a quei temi. Tuttora la sua opera risuona ancora di quegl’impellenti bisogni cognitivi sottili e superiori.
Negli ultimi anni decide di legarsi alla casa editrice Kipple Officina Libraria, nella quale stabilisce la propria definitiva “dimora” espressiva.

LA COLLANA

eXoth è la collana di Kipple Officina Libraria dedicata agli studi del mondo esoterico e dell’occulto. Un contenitore di eccellenze filosofiche e medianiche, di esperimenti e astrazioni che spostano continuamente il confine del reale e del possibile. È l’altro lato delle nuove scienze fisiche applicate alle antichissime scuole mistiche, in cui ogni aspetto della vita assume sembianze trascendenti e inumane.

Mauro D’Angelo, Prototipi – Ishtar
Kipple Officina Libraria – Collana eXoth
Formato Digitale + HTML – 10,00€

Link:

Resoconto della presentazione de “Il giorno dell’uragano” di Marco Scarlatti

I Bokononisti erano presenti alla presentazione del Premio Kipple Il Giorno dell’uragano, di Marco Scarlatti, avvenuta a Roma il 18 maggio, realizzando ora una recensione assai positiva; ringraziandoli intensamente, incollo qui sotto una delle tante valutazioni scaturite dalla serata:

In questa occasione con “Il giorno dell’uragano” Scarlatti ha presentato un tema di stampo dickiano, la distopia della società, quella brutta, quella del capitalismo che si fa religione schiacciando ogni umanità e spazio che non sia economicamente funzionale.

Un noir che ti fa vedere letteralmente l’oscurità della dittatura capitalista di una grande corporazione sui propri dipendenti, quello che già adesso trovi nei centri commerciali aperti fino a mezzanotte per la gloria dei brand mentre gli ospedali sospendono i servizi “non essenziali” nel week end e tutto va bene, tutto normale purché l’azienda sia “sana” sulle spalle della massa.
Lo strumento principe del progetto è quello religioso, si parla di mitopoiesi aziendale, il bispensiero orwelliano in confronto diventa acqua fresca.

Presentazione del “Giorno dell’uragano” di Marco Scarlatti; Roma, 18 maggio

Il 18 maggio alle 18.00 a Roma, da Splash in via Eurialo 100, ci sarà la presentazione di Il giorno dell’uragano, romanzo di Marco Scarlatti vincitore del Premio Kipple 2021. L’autore sarà affiancato da Sandro Battisti della Kipple Officina Libraria (qui l’evento FB). Ci vediamo lì?

Nel dedalo della multicittà, le multinazionali ‒ dopo la messa al bando dei sindacati ‒ sono dotate di confraternite con ruoli di supporto spirituale. Demetra, la Custode dell’Umanità Aziendale del colosso della Buna, scompare. Aveva appena scoperto la storia di suo marito, l’avvocato Leofreddi, con Marlena. Luca Colosimo, il Custode dell’Etica della Buna, viene incaricato di creare una giustificazione plausibile all’esterno. È l’inizio di un’indagine che somiglia molto a un viaggio iniziatico, fra terzine di Nostradamus, rivelazioni intime e la scoperta di una confraternita diversa da tutte le altre. Un percorso che porta il protagonista a riflettere sulla vita e su ciò che è diventata nel mondo pericoloso e contraddittorio attuale, un messaggio allarmante su come l’ottica economica delle multinazionali sia diventata il paradigma che ha già soppiantato il potere delle nazioni, e che l’arte religiosa di raccontare favole sia già stata assimilata dal business, diventando narrativa. L’indimenticabile romanzo vincitore del Premio Kipple di un autore che s’impone all’attenzione del pubblico della fantascienza.

Prototipi – 0. Odino | di Mauro D’Angelo

Esce oggi, per la collana “eXoth” di Kipple Officina Libraria, il numero 0 dei Prototipi che rappresentano alcune tra le più antiche divinità, GIF animate attraverso le quali Mauro D’Angelo veicola la loro presenza tra chi vorrà esserne in possesso.

Il Prototipo è disponibile sul sito www.kipple.it su Amazon.

SINOSSI

Primo

Un Dio esiste ovunque e i luoghi ne serbano atavica memoria.
Da un Dio ci si aspetta protezione, guida, aiuto, giustizia, severità e fermezza.
Un Dio ascolta e determina la propria scelta quando i fedeli ne implorano l’intervento, quale che sia il motivo.
Un Dio è un Dio. Non un possente demone, né un maestoso messaggero.
Un Dio abita i cuori e i ricordi degli uomini, nei quali ha impresso il suo antico retaggio.
Un Dio scorre come acqua trasparente attraverso il tempo, che per lui non ha alcun valore, manifestandosi a piacimento tra le ère e influenzando le scelte di coloro che sono capaci di comprenderne il linguaggio.
Un Dio può perdere delle battaglie, ma lascia sempre e immancabilmente il segno del suo passaggio.
Un Dio pensa e si comporta da Dio e alle volte, consapevolmente, lascia che gli uomini non credano che lui possa farlo come e molto meglio.
Un Dio permea di sé le dimore che ne ospitano la presenza.
Un Dio dispone che la Propria immagine possa contenere, per chi sappia scaldarla con devozione pura e subliminale, la natura stessa dell’oggetto che lo rappresenta.
Un Dio è “un Dio” e non DIO.
I Suoi fedeli lo pregano come “Oh Mio Signore”, dichiarando implicitamente che la loro fervente invocazione è rivolta a colui che qualificano tale… Così è, d’altronde!

Secondo

Improvviso e accecante, un crepitio di folgore lacerò il quieto crogiolo del velo onirico.
“Prototipi è la risposta alla tua insistente domanda, figlio di Dio”, tuonò possente la voce del Padre Universale, il Totalmente Altro.
“Incastona i nostri volti nell’Arte e fa che siano veicolati tra quanti cercano”.

Terzo

Quello che hai di fronte è un “Prototipo”.
Ciò rispecchia, letteralmente, quanto essi desiderano che il genere umano consideri la loro essenza, e cioè:

“Un essere unico, che influenzi con le proprie caratteristiche la sua stirpe “.

La forma, attraverso la quale io Mauro D’Angelo ho deciso di veicolarne la presenza, è quella impressa nell’immagine attiva che hai deciso di portare nella tua dimora. In essa trovi:

L’ambiente nel quale il Dio si manifesta.
Il volto del Dio.
La rete pulsante che irraggia nel fenomenico virtuale le caratteristiche del Dio in questione.

Ognuno di questi prototipi possiede essenzialmente delle specificità, delle quali probabilmente tu sei già a conoscenza ma che ti invito ad approfondire ulteriormente: non è un gioco!
Ciò potrà avvenire attraverso i mezzi che certamente il Dio che hai/ti ha scelto verrà a fornirti nel tempo.
Gli “utilizzi” che potrai fare dell’immagine vivente del Dio sono “multiformi”.
La cosa importante e insindacabile che devi assolutamente e sempre considerare (e tenere a mente) risiede nel fatto che un Dio non è né un demone e né un messaggero, per cui il rapporto da stabilire DEVE e DOVRÀ assolutamente risiedere nell’amore e nella devozione.
Il fuoco di essi deve ardere perennemente nel tuo cuore, pena l’oblio nei tuoi confronti.
Quando vorrai relazionarti con il Dio che ospiti non dovrai fare altro che aprire la sua immagine vivente e rivolgerti a lui/lei, in modo confidenziale.
Potrai farlo anche semplicemente pensando a quanto vorrai dire e non necessariamente utilizzando la tua voce.
La struttura che ho creato (comprendente l’ambiente, il volto e il reticolato virtuale) è perfettamente operativa e funzionale agli scopi insiti nelle caratteristiche del Dio; il resto, dovrai farlo tu attraverso l’amore e la devozione che riuscirai a accendere nel tuo cuore.

Buon viaggio.

Mauro D’Angelo

ABSTRACT – Odino
Gli aspetti salienti di Odino sono talmente molteplici e di difficile interpretazione che risulta arduo definirne le reali peculiarità; probabilmente, il termine che potrebbe riassumerle meglio è “stratega”. Egli può essere percepito come guerriero (o meglio condottiero), esperto nelle arti magiche, saggio, veggente e in altri modi ancora; infatti Odino è anche molto altro, per cui il rapporto con la sua essenza spesso risulta complicato e sfuggente; per esempio, altro fondamentale volto del Dio lo vede nei panni dell’eterno viandante.
Odino erra perennemente per i mondi, alla ricerca di segreti e conoscenze utili ad accrescere i suoi già immensi poteri. Il rapporto che ha con le altre divinità, con gli esseri preternaturali e gli umani, spesso lo gestisce nascondendo inizialmente la sua vera identità, al fine di attingere a tutte le informazioni con ogni mezzo: questo fa di lui un vero e grandissimo esperto di strategia. Di contro, a volte egli dispensa parte della propria conoscenza per fini molteplici e indipendenti dalla “morale” umana.
Il rapporto con Odino quindi non è privo di insidie; egli “testa” costantemente l’umano che lo interpella e valuta se ha davanti un essere capace di esercitare il diritto di immagine e somiglianza, così da compiere il primo vero passo che porta verso i volti degli Dei.

LA QUARTA
Odino erra perennemente per i mondi, alla ricerca di segreti e conoscenze utili ad accrescere i suoi già immensi poteri. Il rapporto che ha con le altre divinità, con gli esseri preternaturali e gli umani, spesso lo gestisce nascondendo inizialmente la sua vera identità, al fine di attingere a tutte le informazioni con ogni mezzo: questo fa di lui un vero e grandissimo esperto di strategia. Di contro, a volte egli dispensa parte della propria conoscenza per fini molteplici e indipendenti dalla “morale” umana.

L’AUTORE
Mauro D’Angelo nasce a Torino mercoledì 20/09/1961 e cresce, vivendo, nella sua città fino alla fine degli anni ’70, frequentando ambienti legati alle arti e all’insolito.
Nel decennio successivo fa delle sue passioni la propria professione e inizia a muovere i primi passi nel mondo della musica e della letteratura, spostando la sua vita in base a quelle che sono le sue esigenze.
L’incessante ricerca delle origini e delle realtà legate ai Miti diventano, nel corso degli anni, la sua principale ragione di vita; ciò si ripercuote anche nel lavoro e così la sua attività artistico/letteraria sarà sempre legata indissolubilmente a quei temi. Tuttora la sua opera risuona ancora di quegl’impellenti bisogni cognitivi sottili e superiori.
Negli ultimi anni decide di legarsi alla casa editrice Kipple Officina Libraria, nella quale stabilisce la propria definitiva “dimora” espressiva.

LA COLLANA
eXoth è la collana di Kipple Officina Libraria dedicata agli studi del mondo esoterico e dell’occulto. Un contenitore di eccellenze filosofiche e medianiche, di esperimenti e astrazioni che spostano continuamente il confine del Reale e del Possibile. È l’altro lato delle nuove scienze Fisiche applicate alle antichissime scuole mistiche, in cui ogni aspetto della vita assume sembianze trascendenti e inumane.

Mauro D’Angelo, Prototipi – Odino
Kipple Officina Libraria – Collana eXoth
Formato Digitale + HTML – 10,00€

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Presentazione di NON È CHE UN SOFFIO, di Andrea Cattaneo

Il 4 maggio presenteremo il romanzo Non è che un soffio di Andrea Cattaneo, vincitore del PREMIO KIPPLE 2022.
Intervengono: l’autore, l’editore Lukha B. Kremo, l’editor Sandro Battisti e Ksenja Laginja, autrice della copertina.

Ci vediamo lì?

Serge Moreau è uno scrittore di gialli di Parigi, che soffre di depressione; la moglie Sélène lo ha lasciato per un architetto e ha provato più volte a suicidarsi. Improvvisamente vede il suo clone sciogliersi nel suo bagno.
Alex, una ragazzina, entra in casa sua e dice di provenire da un universo parallelo: un universo specchio dove i doppelgänger hanno le orecchie a punta, vivono vite leggermente diverse in una Parigi distopica. Alex dice di essere la figlia del suo doppio, che è stato ucciso, aggiungendo che il caso è passato come suicidio; lo convince a trasferirsi nel mondo parallelo per indagare.

La diretta LIVE sarà visibile sulla pagina facebook di Kipple Officina Libraria e diffusa tramite la piattaforma StreamYard.

Esce nella collana SpinOff “Terra di Sommaria”, di Marco Milani e Sandro Battisti

Esce oggi in digitale, per la collana SpinOff di Kipple Officina Libraria, il romanzo Terra di Sommaria, di Marco Milani e Sandro Battisti.

Terza puntata della saga ambientata su Turiya, il pianeta siderale che l’Impero Connettivo vuole annettere nel proprio sistema dimensionale. Sul corpo celeste, nel frattempo, prosegue la resistenza zen alle forze imperiali nel deserto di Sommaria. Il racconto è disponibile sul sito www.kipple.it e nei principali store online.

SINOSSI (Estratta dalla Premessa)

Turiya era un mondo posto ai margini dell’Impero Connettivo, un’entità dominatrice globale in grado di influenzare lo spazio e il tempo di interi settori del continuum dimensionale. Quando quel mondo fu creato, l’Impero egemonizzò immediatamente la sua influenza instaurando un corpo di monaci soldati, il Tecnoclero, che sotto mentite spoglie non riuscì tuttavia a prendere il pieno controllo del pianeta. Battaglie, insubordinazioni zen, apparizioni di entità superiori, incarnazioni di avatar attori di un altro impero, quello Romano; nel gioco di un mondo in cui spazio e tempo sono illusioni sensoriali, l’energia che ne fuoriesce continua a fluire in una lotta senza fine tra Totka_II, Sillax − imperatore alieno il primo, il suo plenipotenziario postumano l’altro − e l’Atmani che, con tutte le sue manifestazioni trascendenti, ha reso difficoltoso l’affermarsi imperiale, mentre le sabbie del vasto deserto di Sommaria coprono incessantemente con la sabbia finissima i sensi, le testimonianze, la vita stessa di chi vuole sopravvivere alla globalizzazione dell’impero più grande di ogni mondo conosciuto, motivo dell’umanità, degli imperi dell’età antica degli uomini, della postumanità.

ESTRATTO

Lupo teneva l’assemblea sul filo della rabbia. La sua strategia gli imponeva di tirare a sé la più vasta possibile porzione del Senato, anche a costo di far trattare i più riottosi dal suo spietato amante; li avrebbe poi sostituiti con altri fidati e meno intelligenti, pedine che avrebbe saputo mantenere sotto il suo giogo.
— Il punto quattro del documento è stato archiviato nella memoria ottica senatoriale, illustri senatori. Vi prego di procedere col successivo punto cinque, per la definizione della strategia contro il pericolo di un Impero che sta minacciando le nostre gloriose istituzioni. Delibera di azioni concrete volte ad arginare il dilagare dell’imperatrice Ottavia e dell’annesso Impero Partico; atti per ridurre e poi trattare il tradimento del partigiano Ramas. La parola va al presidente temporaneo dell’Assemblea, il senatore Lupo.
Egli si alzò, con studiata lentezza. Si avvicinò al microfono craniale posto nei pressi dello scranno e, guardando ogni singolo senatore negli occhi per istanti lunghi quanto un dialogo serrato, esordì: — Illustri colleghi — respirò con ponderata teatralità. — Vorrei evitare pomposi passaggi verbali, strategie e barocchismi simili ad antichi salamelecchi; un po’ me lo impone la mia posizione politica, usare bizantinismi in questa fase interlocutoria rende sempre l’atmosfera al tempo austera e autorevole, ma… — prese fiato di nuovo, qualcuno in platea mostrava già sul volto segni di esasperazione — il punto è che non abbiamo tempo!
La sua voce risuonò in un silenzio tombale riverberato dalla cupola acustica sopra di loro. I volti dei senatori erano diventati improvvisamente terrei, Lupo sentiva di avere l’intera assemblea in mano. Dopo istanti di sapiente attesa, continuò: — Non abbiamo tempo, miei fraterni senatori; non abbiamo tempo di decidere, non abbiamo modo di ribellarci, non abbiamo nulla di nulla. L’imperatrice assorbe già tutto il nostro potere locale, ci priva della nostra stessa sovranità, ci lascia affondare nel nostro niente con un disprezzo che non le fa certo onore, né fa certo onore alla sua nobile casata augustea… Eppure lo fa, il Potere non ha regole, il potere sa come approfittare degli interstizi vuoti che si aprono nella società che amministra o vuole sottomettere; il Potere è una micidiale macchina che stritola tutto ciò che gli si para davanti, perché se non lo fa allora sarà esso stesso stritolato. Da un potere più forte, ovviamente.
Bevve un bicchiere d’acqua, solo due o tre senatori si accorsero che dalla tasca aveva preso furtivamente una bustina che aveva poi lasciato cadere, con nonchalance, nel bicchiere stesso. Poi riprese a parlare come se una scarica di adrenalina lo avesse attraversato, risparmiandogli la folgorazione al cuore. — Ed è per questo motivo — disse risoluto, con voce stentorea — che ora la situazione impone una risoluzione che può divenire storica: il tempo dei tentennamenti è finito, va definito nitidamente il nostro orizzonte degli eventi!
Non disse altro. Estrasse dal peplum da oratore un ordigno che usciva di poco dalla sua mano e…

LA QUARTA

Il pianeta Turiya, con il suo deserto di Sommaria, è ancora una volta teatro di guerre e conquiste, di lotte per i suoi nativi e per l’Impero Connettivo; il principe imperiale Totka_II e il suo plenipotenziario Sillax da una parte, i Sommariani, i simulacri di Antonio e Ottavia – coniugi legati a doppio filo storico con Ottaviano – dall’altra, costituiscono gli attori principali di un dramma della conquista, l’imperialismo che diventa trascendenza e si accorda con le ombre di ciò che il Passato proietta nel Futuro, un teatro connettivo che tratta le dimensioni come vere pur conoscendone la loro illusorietà; in questo scenario, può un predone diventare la forma di speranza più acuta per i nativi?

GLI AUTORI

Marco Milani è uno scrittore principalmente di science-fiction, fantastic e horror. Redattore in Kipple Officina Libraria. Tra i fondatori del movimento Connettivista (con Sandro Battisti e Giovanni De Matteo) e della rivista NeXT. Fino al 2013 editore e curatore con EDS e webmaster di DOMIST – Letteratura e Pace, nel cui ambito ha collaborato con varie associazioni, editori, e-zines e siti. Finalista Premio Urania 2017. Premio Kipple 2014 e finalista 2017. Finalista Premio ShortKipple 2020 e 2021.

Sandro Battisti è uno dei fondatori del movimento letterario Connettivista. A partire dal 2004 si è dedicato allo sviluppo di uno scenario comune a molti suoi lavori successivi, l’Impero Connettivo. Ha vinto il Premio Urania 2014 e il Premio Vegetti 2017 con L’Impero restaurato ed è curatore delle antologie di strano weird La prima frontiera (2019) e La Volontà trasgressiva (2021). È uno degli editor di Kipple Officina Libraria ed è curatore della collana anarcopunk ”Non-aligned objects” di Delos Digital e, sempre per la stessa casa editrice, pubblica i nuovi scritti dell’Impero Connettivo nella collana “L’orlo dell’Impero”. Scrive quotidianamente sul blog http://hyperhouse.wordpress.com.

LA COLLANA

La collana SpinOff è dedicata alla diffusione delle storie ambientate nell’Impero Connettivo e che narra gli eventi di un impero postumano simile a quello Romano, dove lo Stato governa sullo spazio e sul tempo sotto il comando di un alieno Nephilim. La valuta monetaria in vigore è l’informazione.

Marco Milani e Sandro Battisti, Terra di Sommaria

Kipple Officina Libraria – Collana SpinOff
Formato ePub – Pag. 170 – 3.95€ – ISBN 978-88-32179-75-0

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