Electric Sheep Comics al Festival Culturale del Fumetto 2018: intervista a Filippo Ferrucci

Filippo Ferrucci

Ciao Filippo, è un piacere averti ospite sulle pagine virtuali di Kipple. Ti andrebbe di iniziare presentandoti?

Ciao a tutti, piacere mio! Ho 42 anni, sono sposato ed ho una bimba di 7 anni. Questo per dire che in questo momento il tempo per portare avanti le mie passioni, lo devo proprio inventare. Ho sempre avuto numerosi interessi: dopo essermi laureato in matematica, aver suonato la batteria in alcune band Heavy Metal (una registrazione con i Dragonia ed una con i Fake Healer, più altre cose minori…), essermi cimentato nella scrittura di un thriller esoterico (che dovrebbe venire pubblicato presto, mi auguro), essermi divertito con una trasmissione radiofonica, aver ideato un gioco da tavolo con un collega… Ho deciso di provare a trasformarmi da “lettore di fumetti” (e li leggo da una vita) in “scrittore di fumetti”. Quindi, da qualche anno, mi sto dedicando a questa nuova passione.

Ci vuoi parlare del tuo ruolo all’interno di Electric Sheep Comics?

Sono amico di lunga data di Riccardo Iacono, una delle pecorelle elettriche, e posso vantarmi di aver vissuto la nascita di ESC e la sua crescita, anche se solo dall’esterno. Ancora ero solo un “lettore di fumetti”. Poi la passione creativa per la nona arte ha iniziato a germogliare in me e mi sono avvicinato sempre più a questa gabbia di matt… ehm, all’associazione culturale, partecipando con loro ad alcune fiere e facendo così amicizia con Sascha Ciantelli, Claudio Fallani, Alessandro e Roberto Napolitano. Quando i tempi sono stati maturi, i ragazzi mi hanno chiesto di entrare attivamente nel gruppo ed io ho accettato davvero con molto piacere!
Attualmente mi occupo principalmente di scrivere sceneggiature, ma con tutti i ragazzi c’è grande sintonia e, ogni volta che ci vediamo, nasce qualche idea o spunto interessante. Quindi spero che le nostre energie riunite possano presto sfociare in nuove iniziative da aggiungere a tutte quelle che già i ragazzi sono riusciti a costruire e promuovere nel tempo!

Quali opere saranno presenti al Festival Culturale del Fumetto 2018?

Ovviamente porteremo tutte le “vecchie glorie” di ESC, come Bloodwashing, Touch and Splat, Delirium, Visioni dal Futuro, ecc… Ma accanto a queste ci saranno anche alcune novità:

S.T.I.P.S.I.: un volumetto di circa 40 tavole, contenente due storie autoconclusive e strampalate. Parlare del contenuto di questo albo non è semplice, per più di un motivo, ma credo che il sottotitolo dica già molto: “IL NULLA A FUMETTI”…

LA SFERA SUPREMA: un’opera di fantascienza grottesca e demenziale, articolata in tre volumi da 32 tavole. Al Festival Culturale del Fumetto porteremo l’episodio 1 (Skulonite Aurae Arlecchinensis Fatum) già presentato al Prato Comics 2018 e l’episodio 2 (La cosa che non era da farsi), che invece è alla sua prima uscita in pubblico.

LA MIA VITA CON PHILIP KINDRED DICK: un libro dove la quinta moglie del celeberrimo autore ci racconta una serie di aneddoti e confidenze su suo marito, uno dei “filosofi” più arguti dell’epoca moderna.

LA BIO-ARMATURA Z – Cronache di Warui-Haji: un volume di 90 tavole a colori autoconclusivo. Il soggetto è di fantascienza “action” (scontri, duelli, sfide) ed è articolato in 5 storie indipendenti, ma legate comunque da una “certa continuity orizzontale”.

Tu sei l’ideatore de La Bio-Armatura Z. Ti andrebbe di parlarcene?

Grazie, molto volentieri, anche perché è stata davvero una faticaccia portarlo a termine! Come dicevamo è articolato in 5 storie autoconclusive e indipendenti, cioè con ambientazioni e protagonisti diversi. Per poter rendere al meglio l’atmosfera e la narrazione delle singole avventure, abbiamo deciso di affidare ognuna di esse ad un disegnatore differente. I ragazzi, inoltre, hanno dovuto cercare di modificare il proprio stile “usuale” proprio per avvicinarsi il più possibile allo spirito del capitolo che era stato loro assegnato e questo, come tu sai, non è affatto semplice. A prima vista, potrebbe quindi sembrare un’opera “schizofrenica” o la raccolta di 5 storie appartenenti a mondi narrativi disgiunti (una parla di ninja, una di corse automobilistiche, un’altra di una tribù di donne guerriere…). Invece, un leitmotiv, un’intersezione, un elemento di continuità c’è! Ed è rappresentato da un personaggio – il Dr. Warui-Haji del sottotitolo – che ricorre ora come protagonista, ora come comparsa. In definitiva la Bio-Armatura Z parla delle peregrinazioni che questi si trova ad affrontare per raggiungere i suoi scopi, secondo il paradigma per cui, anche nello stesso “tempo”, luoghi distanti presentano tecnologie, usi e costumi molto diversi. In due parole si tratta di un piccolo esperimento sia dal punto di vista grafico che da quello narrativo, dove le due prospettive dovrebbero sostenersi a vicenda per creare un qualcosa di organico e coerente, nonostante le sfaccettate fonti di ispirazione e suggestioni… Speriamo vivamente di esserci riusciti, ah ah ah! Sul sito di ESC è comunque possibile reperire qualche informazione più dettagliata sul volume.

Disegno di Lorenzo Nicoletti

Hai in mente dei progetti futuri sia all’interno di ESC che no?

Di idee nel cassetto, come per tutti gli scrittori, ce ne sono in abbondanza! Alcune più “individuali”, altre concepite a quattro o più mani i ragazzi di ESC… Il problema principale, come sempre, è il tempo che davvero non basta mai! Tralasciando i progetti che ancora si trovano ad un livello embrionale (di cui uno molto interessante con Alessandro e Claudio), allo stato attuale mi piacerebbe terminare principalmente due progetti:

  • la prima trilogia de LA SFERA SUPREMA, di cui sono autore insieme a Riccardo (dico solo che, attraverso 20 lunghi anni, ha mutato più volte forma, passando da “concept album”, a libro, ad animazione, fino a vedere la luce nel 2018 nella sua attuale forma fumettistica).

Per averne un assaggio: www.lasferasuprema.com; www.facebook.com/SferaSuprema.

  • il secondo è un progetto molto particolare, rivolto ad un pubblico giovane, realizzato come un fotoromanzo con minifigures e veicoli LEGO. Il titolo è LA SQUADRA Z ED IL PROGETTO NEMESI LUCE.

Vi ringrazio di cuore per questa intervista, spero possa esserci presto l’occasione per poter parlare anche degli altri progetti che stanno bollendo nel calderone di ESC. Alla prossima!

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