Presente e futuro delle antologie autopubblicate: intervista a Roberto Napolitano

IMG_0251Ciao Roberto e benvenuto fra le pagine virtuali di Kipple. Per chi non ti conoscesse ancora, ti andrebbe di iniziare presentandoti?

Ciao Roberto, prima di tutto vorrei ringraziare te, Kipple Officina Libraria e tutte le persone che avranno il piacere di leggere questa intervista. Sono una persona curiosa e i miei interessi si focalizzano sulla letteratura e alla musica ma oltre a essere un gran consumatore ho sempre nutrito un desiderio di non essere solo un fruitore ma anche un autore. Questa dedizione mi ha portato nel tempo a conoscere Massimo Baglione e l’associazione culturale BraviAutori dove ho avuto l’opportunità di far crescere la mia passione ma anche di condividerla con tantissime altre persone. Questo secondo aspetto lo trovo molto importante perché non essendo un autore o musicista affermato la possibilità di misurarmi con altre persone che condividono la mia stessa passione diventa importante soprattutto per creare nuove opportunità. L’antologia “Le Radici del Terrore” che potrete trovare a questi link nasce proprio da questo principio

Che cosa accomuna BraviAuotori ed Electric Sheep Comics?

Entrambi sono associazioni culturali dedicate all’arte e che trovano il loro punto di incontro all’interno dei rispettivi siti web o sui social network più famosi. In BraviAutori gli appassionati potranno pubblicare le proprie opere sia letterarie, grafiche o musicali. Electric Sheep Comics (Esc) si concentra in particolare sulla realizzazione e distribuzione di Graphic Novel ma strizza l’occhio anche a produzioni sia cinematografiche che televisive. Entrambe queste associazioni vivendo quasi esclusivamente nel web favoriscono le interazioni tra artisti provenienti da tutta Italia e come accade per la nostra antologia, con artisti stranieri. L’interazione virtuale favorisce un maggiore scambio dei contenuti proposti e la possibilità di conoscere altre persone con interessi comuni e in questo modo è anche più semplice trovare i contesti giusti per presentare le proprie opere a un pubblico molto più vasto.

copertina_fronte_lowCome è nata l’idea dell’iniziativa per l’antologia “Le Radici Del Terrore”?

L’antologia è composta da opere tutte ispirate alla narrativa di Lovecraft.  L’iniziativa è stata promossa da Massimo Baglione ed è stata gestita tutta online tramite il suo sito BraviAutori. Io come rappresentante dell’associazione culturale Electric Sheep Comics ha collaborato per la selezione delle opere. Agli autori che hanno aderito all’iniziativa è stato chiesto di costruite una storia basata su eventi inspiegabili che tendono a rompere le regole della società in cui si vive e di dare una visione di come questi eventi si riflettono sui personaggi che vivono queste esperienze.

Cosa la rende diversa dalle tante antologie in circolazione ispirate all’universo di Lovecraft?

Sono diversi gli elementi che caratterizzano questa antologia. Il punto di partenza è stato il desiderio di non voler sfruttare necessariamente l’universo di Lovecraft con la semplice citazione dei personaggi più famosi es. il Ciclo di Cthulhu, quanto concentrarsi su tematiche che sono spesso presenti nelle sue opere come la pazzia, la diversità o la solitudine.

Altro aspetto importante è la presenza di un mini graphic novel e di illustrazioni che accompagneranno le opere letterarie.

L’antologia inoltre è impreziosita anche dalla partecipazioni di autori illustri.

Si comincia con la copertina dell’antologia realizzata da Gino Andrea Carosini, illustratore e fumettista Italiano che vede i suoi esordi con Tiraemolla e si prosegue con due famosi illustratori Americani Harry O. Morris e Joe Vigil. Il primo è curatore e artista di Nyctalops, una delle più significative fanzine dedicate a Lovecraft e ha firmato molte delle copertine americane di Richard Matheson. Joe Vigil è l’autore di “Gunfighters in Hell” e “Dog”, capisaldi dei comics indipendenti USA.

La tavola di Joe Vigil è un inedito mondiale, mentre le due di Harry O. Morris (fra i suoi primi lavori) dovrebbero essere inedite in Italia.

Le Radici del Terrore è un’auto-pubblicazione. A confronto con le opere pubblicate dalle case editrici, quali credi che siano i vantaggi e quali gli svantaggi di un’auto-pubblicazione?

Non ho un’idea precisa semplicemente perché non ho mai curato produzioni per grandi case editrici. Quello che posso ipotizzare è che nelle auto-pubblicazioni la componente creativa sia estremamente importante, tutto gira attorno a una idea che non viene filtrata da alcuna censura e non deve fare i conti, almeno non da subito, da quello che potrebbe essere il riscontro del pubblico. Insomma nasce tutto da una passione e dal desiderio di portare a termine l’obiettivo prefissato. Nelle grandi distribuzioni immagino che questo processo creativo sia comunque presente ma dovrà necessariamente considerare altri aspetti più commerciali. In questa realtà il rischio d’impresa deve necessariamente considerare quali sono i guadagni a fronte di campagne di marketing necessarie a supportare il prodotto e farlo arrivare al pubblico invogliandolo a comprare.

villa tuboIn che modo, secondo te, è possibile creare delle autopubblicazioni di qualità pari a quelle di una casa editrice?

Sono convinto che questa possibilità sia da ricercare nella tecnologia e in particolare in software che un tempo non erano neanche immaginabili. Lo sviluppo dei software sta vivendo quella trasformazione che poco più di un decennio fa ha vissuto l’hardware dei pc. Tale trasformazione comincia dall’ultima evoluzione hardware, mi riferisco ai tablet e smartphone, che hanno portato al grande pubblico strumenti dalle grandi potenzialità e che un tempo erano riservati solo ai professionisti e a prezzi proibitivi. Oggi dal mio ipad posso utilizzare strumenti come Procreate o InstaMag per curare la parte grafica con una qualità molto elevata, mentre per scrivere uso Pages e la cosa incredibile è che faccio tutto stando sul treno per andare a lavoro. Questi strumenti hanno semplificato il processo creativo slegando l’utente dalla necessità di trovarsi davanti a un pc fisso. Non sono uno scrittore affermato e il mio “Vero” lavoro si trova altrove in più sono una persona estremamente attenta al rapporto con la mia famiglia e quindi il tempo che ho a disposizione si riduce di molto ma con gli strumenti a cui accennavo prima posso dedicarmi nei posti e nei momenti più impensabili portando alla luce quello che mi “frullava” in testa.

Per quanto riguarda la pubblicazione la situazione non è così ottimistica infatti per la stampa e la distribuzione i costi sono elevati e solo i giganti dell’editoria riescono a contenere i rischi d’impresa. Per un piccolo editore è comunque possibile procedere alla stampa ma è chiaro che i volumi prodotti non saranno mai equiparabili. La situazione migliora se invece si pensa alla distribuzione online e ancora una volta la rivoluzione software viene in aiuto per le auto pubblicazioni perché grazie a colossi come Amazon o Itunes è possibile raggiungere una quantità di persone che solo fino a poco tempo fa era inimmaginabili e qui la differenza lo fa il prodotto messo in vendita ancor prima del nome dell’autore. Sono sempre di più gli artisti, soprattuto in campo musicale, che hanno visto i loro esordi sul web diventando virali.

Come vedi il futuro della letteratuta autopubblicata in Italia?

In crescita e per i motivi discussi prima. Faccio il pendolare da circa 25 anni, prima prendevo il treno e altri mezzi per andare alle superiori ora per andare a lavoro e ho visto un’evoluzione nelle mie abitudini e in quelle delle persone che mi siedono accanto. Ascoltavamo musica con il mangianastri, sostituito dal lettore cd che a sua volta ha ceduto il passo all’ipod e infine agli smartphone e la stessa sorte è toccata ai libri e quotidiani che progressivamente vengono sostituiti dai tablet. La cosa più incredibile è che questo cambiamento non è stato accolto solo dai più giovani ma da una popolazione anche molto più matura. Quando mi sedevo sul treno ero inondato da quotidiani tipo Leggo o Metro, adesso sono una rarità semplicemente perché anche l’anziano che mi siede di fronte sta sfogliando Repubblica+ dall’ipad. La cosa più incredibile è che se quel signore legge Repubblica, un colossal dell’editoria, su un tablet, il ragazzo che gli sta affianco sta sfogliando un fumetto digitale indipendente pubblicato da MadforComix. Voi lo conoscete? io no ma dopo lo scarico da itunes.

A-ITA_1Ti andrebbe di parlarci dei tuoi progetti futuri?

Sono tanti, anzi tantissimi. Il più grande è stato costituire insieme a un gruppo di Amici e a mio fratello, che ringrazio per avermi aiutato a entrare in questo circolo, un’Associazione Culturale Electric Sheep Comics. ESC ha esordito già da qualche anno nelle pubblicazioni indipendenti grazie al supporto di tante persone ed editori che vivono il loro lavoro con passione e dedizione, la nostra prima opera è stata Blood Washing seguita da tante altre collaborazioni con Logus Mondi Interattivi ed Edizioni il Foglio o NeroPress, non vi posso anticipare molto ma sicuramente torneremo a parlare di Lovecraft. Altro progetto in cantiere è una graphic novel Aurux43 di stampo Sci-FI scritta da me e disegnata da Francesco Origlia che avrà luce spero a fine anno. Quindi restate sintonizzati su http://www.electricsheepcomics.com e https://www.facebook.com/ElectricSheepComics per le prossime novità.

Grazie ancora Roberto e Kipple.

Grazie a te e in bocca al lupo!

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