Chi era a Bellaria nel week-end scorso, alla Starcon, avrà avuto modo di impattare con strani momenti situazionisti, reading improvvisati da parte dei connettivisti, enunciati grazie a un megafono; erano brandelli lirici di Marinetti, di Ballard e di alcuni statuti della Nazione Oscura, di patrimonio Kipple e intrinsecamente legati al Connettivismo stesso.
Qui sotto riportiamo il testo rielaborato di Marinetti, nato da una lettera che il fondatore del Futurismo scrisse ai Veneziani; ne sono state approntate di versioni simili per i Milanesi e per i Fiorentini, ma questa di Bellaria ha un sapore tutto particolare, da Istituto Luce (chi ha ascoltato la performance, capirà). Per voi, il testo integrale: