Esce oggi in digitale, per la collana SpinOff di Kipple Officina Libraria, il romanzo Terra di Sommaria, di Marco Milani e Sandro Battisti.
Terza puntata della saga ambientata su Turiya, il pianeta siderale che l’Impero Connettivo vuole annettere nel proprio sistema dimensionale. Sul corpo celeste, nel frattempo, prosegue la resistenza zen alle forze imperiali nel deserto di Sommaria. Il racconto è disponibile sul sito www.kipple.it e nei principali store online.
SINOSSI (Estratta dalla Premessa)
Turiya era un mondo posto ai margini dell’Impero Connettivo, un’entità dominatrice globale in grado di influenzare lo spazio e il tempo di interi settori del continuum dimensionale. Quando quel mondo fu creato, l’Impero egemonizzò immediatamente la sua influenza instaurando un corpo di monaci soldati, il Tecnoclero, che sotto mentite spoglie non riuscì tuttavia a prendere il pieno controllo del pianeta. Battaglie, insubordinazioni zen, apparizioni di entità superiori, incarnazioni di avatar attori di un altro impero, quello Romano; nel gioco di un mondo in cui spazio e tempo sono illusioni sensoriali, l’energia che ne fuoriesce continua a fluire in una lotta senza fine tra Totka_II, Sillax − imperatore alieno il primo, il suo plenipotenziario postumano l’altro − e l’Atmani che, con tutte le sue manifestazioni trascendenti, ha reso difficoltoso l’affermarsi imperiale, mentre le sabbie del vasto deserto di Sommaria coprono incessantemente con la sabbia finissima i sensi, le testimonianze, la vita stessa di chi vuole sopravvivere alla globalizzazione dell’impero più grande di ogni mondo conosciuto, motivo dell’umanità, degli imperi dell’età antica degli uomini, della postumanità.
ESTRATTO
Lupo teneva l’assemblea sul filo della rabbia. La sua strategia gli imponeva di tirare a sé la più vasta possibile porzione del Senato, anche a costo di far trattare i più riottosi dal suo spietato amante; li avrebbe poi sostituiti con altri fidati e meno intelligenti, pedine che avrebbe saputo mantenere sotto il suo giogo.
— Il punto quattro del documento è stato archiviato nella memoria ottica senatoriale, illustri senatori. Vi prego di procedere col successivo punto cinque, per la definizione della strategia contro il pericolo di un Impero che sta minacciando le nostre gloriose istituzioni. Delibera di azioni concrete volte ad arginare il dilagare dell’imperatrice Ottavia e dell’annesso Impero Partico; atti per ridurre e poi trattare il tradimento del partigiano Ramas. La parola va al presidente temporaneo dell’Assemblea, il senatore Lupo.
Egli si alzò, con studiata lentezza. Si avvicinò al microfono craniale posto nei pressi dello scranno e, guardando ogni singolo senatore negli occhi per istanti lunghi quanto un dialogo serrato, esordì: — Illustri colleghi — respirò con ponderata teatralità. — Vorrei evitare pomposi passaggi verbali, strategie e barocchismi simili ad antichi salamelecchi; un po’ me lo impone la mia posizione politica, usare bizantinismi in questa fase interlocutoria rende sempre l’atmosfera al tempo austera e autorevole, ma… — prese fiato di nuovo, qualcuno in platea mostrava già sul volto segni di esasperazione — il punto è che non abbiamo tempo!
La sua voce risuonò in un silenzio tombale riverberato dalla cupola acustica sopra di loro. I volti dei senatori erano diventati improvvisamente terrei, Lupo sentiva di avere l’intera assemblea in mano. Dopo istanti di sapiente attesa, continuò: — Non abbiamo tempo, miei fraterni senatori; non abbiamo tempo di decidere, non abbiamo modo di ribellarci, non abbiamo nulla di nulla. L’imperatrice assorbe già tutto il nostro potere locale, ci priva della nostra stessa sovranità, ci lascia affondare nel nostro niente con un disprezzo che non le fa certo onore, né fa certo onore alla sua nobile casata augustea… Eppure lo fa, il Potere non ha regole, il potere sa come approfittare degli interstizi vuoti che si aprono nella società che amministra o vuole sottomettere; il Potere è una micidiale macchina che stritola tutto ciò che gli si para davanti, perché se non lo fa allora sarà esso stesso stritolato. Da un potere più forte, ovviamente.
Bevve un bicchiere d’acqua, solo due o tre senatori si accorsero che dalla tasca aveva preso furtivamente una bustina che aveva poi lasciato cadere, con nonchalance, nel bicchiere stesso. Poi riprese a parlare come se una scarica di adrenalina lo avesse attraversato, risparmiandogli la folgorazione al cuore. — Ed è per questo motivo — disse risoluto, con voce stentorea — che ora la situazione impone una risoluzione che può divenire storica: il tempo dei tentennamenti è finito, va definito nitidamente il nostro orizzonte degli eventi!
Non disse altro. Estrasse dal peplum da oratore un ordigno che usciva di poco dalla sua mano e…
LA QUARTA
Il pianeta Turiya, con il suo deserto di Sommaria, è ancora una volta teatro di guerre e conquiste, di lotte per i suoi nativi e per l’Impero Connettivo; il principe imperiale Totka_II e il suo plenipotenziario Sillax da una parte, i Sommariani, i simulacri di Antonio e Ottavia – coniugi legati a doppio filo storico con Ottaviano – dall’altra, costituiscono gli attori principali di un dramma della conquista, l’imperialismo che diventa trascendenza e si accorda con le ombre di ciò che il Passato proietta nel Futuro, un teatro connettivo che tratta le dimensioni come vere pur conoscendone la loro illusorietà; in questo scenario, può un predone diventare la forma di speranza più acuta per i nativi?
GLI AUTORI
Marco Milani è uno scrittore principalmente di science-fiction, fantastic e horror. Redattore in Kipple Officina Libraria. Tra i fondatori del movimento Connettivista (con Sandro Battisti e Giovanni De Matteo) e della rivista NeXT. Fino al 2013 editore e curatore con EDS e webmaster di DOMIST – Letteratura e Pace, nel cui ambito ha collaborato con varie associazioni, editori, e-zines e siti. Finalista Premio Urania 2017. Premio Kipple 2014 e finalista 2017. Finalista Premio ShortKipple 2020 e 2021.
Sandro Battisti è uno dei fondatori del movimento letterario Connettivista. A partire dal 2004 si è dedicato allo sviluppo di uno scenario comune a molti suoi lavori successivi, l’Impero Connettivo. Ha vinto il Premio Urania 2014 e il Premio Vegetti 2017 con L’Impero restaurato ed è curatore delle antologie di strano weird La prima frontiera (2019) e La Volontà trasgressiva (2021). È uno degli editor di Kipple Officina Libraria ed è curatore della collana anarcopunk ”Non-aligned objects” di Delos Digital e, sempre per la stessa casa editrice, pubblica i nuovi scritti dell’Impero Connettivo nella collana “L’orlo dell’Impero”. Scrive quotidianamente sul blog http://hyperhouse.wordpress.com.
LA COLLANA
La collana SpinOff è dedicata alla diffusione delle storie ambientate nell’Impero Connettivo e che narra gli eventi di un impero postumano simile a quello Romano, dove lo Stato governa sullo spazio e sul tempo sotto il comando di un alieno Nephilim. La valuta monetaria in vigore è l’informazione.
Marco Milani e Sandro Battisti, Terra di Sommaria
Kipple Officina Libraria – Collana SpinOff
Formato ePub – Pag. 170 – 3.95€ – ISBN 978-88-32179-75-0
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