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Recensione a “TORTURE SOTTILI”, di Lisa Mannetti – Il Crocevia dei Mondi

Sul blog di Christian Lamberti è uscita una bella recensione a Le torture sottili, del Premio Bram Stoker Lisa Mannetti. Eccone un significativo stralcio:

Uno dei più grandi pregi dell’autrice è proprio la resa dei personaggi, scandagliati fin nel profondo tanto da far palpitare costantemente il cuore del lettore per le loro sorti appese a un filo. A questo si aggiunge una ricostruzione storica ricca di dettagli, dove le consuetudini quotidiane convivono con le superstizioni più tetre di una cultura in bilico tra sacro e profano. Il tutto delinea un’atmosfera tetra, malsana, insudiciata da scene di esplicito orrore e sadica lussuria. La traduzione di Luigi Musolino restituisce in tutto il suo dissacrante splendore la tagliente e mordace prosa della Mannetti.

Torture sottili vi catapulterà in un nero vortice ad alta tensione, dove le multi sfaccettature dell’orrore vi strizzeranno lo stomaco e scuoteranno il cervello, imprimendosi in esso per via della loro scioccante e realistica resa. Davvero un romanzo degno di nota, per palati esigenti e propensi a trangugiare piatti dal sapore forte, deciso.

Una rara perla di orrore psichico, assolutamente da introiettare in queste giorni oscuri, di autunno e inverno incipiente…

Lisa Mannetti – Torture sottili
Copertina di George Cotronis

Kipple Officina Libraria – Collana k_noir – Pag. 226 – 16.67€
Formato CARTACEO – ISBN 978-88-98953-48-6

Kipple Officina Libraria – Collana k_noir – Pag. 333 – 3.45 €
Formato ePub e Mobi – ISBN 978-88-98953-47-9

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Recensione al Premio Kipple 2014: Black blade

Una bella recensione al Premio Kipple 2014, Black Blade di Marco Milani. Sul blog di Angelo Medici. Un estratto della lunga analisi:

Insomma, un bel leggere. Mi ha ricordato a tratti le atmosfere di Un oscuro scrutare, ma anche Blade runner. E la paura della morte negli anni balordi di fine secolo di Rumore Bianco – l’Evento Tossico Aereo.
Un’opera meditata, smussata, levigata e centellinata riga per riga, pagina dopo pagina dal suo bravo autore, dove niente è scontato. E soprattutto, nulla è ciò che sembra.
Il mio sogno più bagnato è che Marco si metta presto a scriverne la sceneggiatura, perché è dai tempi di Nirvana che non vedo un bel film di fantascienza made in Italy.
Questa è la quarta del romanzo, acquistabile qui in formato ebook e qui in cartaceo Amazon.
La ricerca occulta si svolge in ogni giorno, in ogni momento del quotidiano: è questo il suggerimento che Marco Milani ci dà col suo romanzo Black Blade, vincitore del Premio Kipple 2014. Nell’asfissiante Pianura Padana di un prossimo e decadente futuro la tecnologia è abitata da forme di energia senziente, misurabili col metro dell’occulto: dall’invasione di queste forze prende vita il romanzo che ci porterà, con sapienza zen, verso il nuovo stato della nostra esistenza.

Recensione di “Palo Mayombe” di Danilo Arona a cura di Valentino G. Colapinto

[LEtto su Liberi di Scrivere – a cura di Valentino G. Colapinto]

“Palo Mayombe” di Danilo Arona: 266 pp. brossura, prezzo di copertina €15,00 – Ebook acquistabile a 4,50€ da http://www.kipple.it [Kipple Officina Libraria, 2011].

Palo Mayombe, diciamolo subito, è un fottuto capolavoro. Danilo Arona è un mostro sacro dell’horror italiano e questo romanzo è una sorta di “Voodoo chile” letterario, un pezzo di bravura che dovrebbe far tremare i polsi a chiunque voglia accingersi a scrivere storie dell’orrore.
Mescolando sapientemente fatti di cronaca ai frutti “malati” di un’immaginazione sfrenata, Arona costruisce un horror perfetto che avvince, diverte, sorprende e inquieta capitolo dopo capitolo, senza stancare mai per oltre 260 pagine fitte di disavventure, colpi di scena, protagonisti intriganti, indagini che portano a esiti sconvolgenti.
C’è davvero tanta roba in Palo Mayombe: rock di qualità e occultismo post-moderno, avventure esotiche e sano splatter, l’amata-odiata Bassavilla e una sequela di paradisi (o inferni?) tropicali da Key West alla Giamaica, dalle Los Roques al Messico. E così è davvero difficile riassumerne la trama in poche righe.
Al centro di tutto, c’è il Palo Mayombe, oscuro e terribile culto sincretista di origine africana, sviluppatosi poi nei Caraibi. Ma ognuno degli undici capitoli di questo romanzo è una storia a sé, raccontata da un personaggio diverso, ciascuno vivo, credibile e a suo modo sorprendente.
Undici storie che si intrecciano, si sovrappongono e ruotano tutte attorno a un terribile rituale magico, la Cazuela, il maleficio della mano mozza, che colpisce uno dopo l’altro una serie di chitarristi, rei di aver sognato di possedere la “mano del diavolo”, ossia la mano di un genio come Jimi Hendrix o piuttosto quella di Endoqui, terribile demone delle selve congoliane?
Così tra cantanti pop scomparse e musicisti falliti, vescovi esorcisti e cacciatori di celebrità, iettatori che si improvvisano investigatori e zombi in fondo non troppo cattivi, Danilo Arona trascina il lettore in una sarabanda scatenata, in cui diventa difficile se non impossibile riuscire a distinguere la realtà dalla fantasia.
Solo alla fine del libro, tramite delle ricerche online, ho scoperto che il narcosatanista Adolfo de Jesús Constanzo e i fatti di Matamaros non sono affatto invenzioni letterarie, per quanto perfettamente amalgamate nel contesto. E inserito nel libro c’è anche un Requiem scritto da Sergio “Alan D.” Altieri per l’11 settembre e un articolo di Gianni Riotta scritto per Il Corriere della Sera. Perché Palo Mayombe ha una struttura narrativa ciclica e senza fine: «il Malongo ha sempre più fame. In giro, per il mondo, prolificano le Cazuele. Serve più gente, ogni giorno di più.»
Un’ultima nota: Palo Mayombe è stato originariamente pubblicato da Dario Flaccovio nel 2004, ma la qui presente è un’edizione riveduta e corretta dallo stesso autore, che ha provveduto a limare e arricchire un romanzo già di per sé fenomenale. Il libro è disponibile sia nel classico formato cartaceo che come ebook a un prezzo molto accessibile.

Il libro è disponibile in cartaceo qui e in ebook qui.

Recensione di Palo Mayombe, di Danilo Arona

[Letto su Interno-2]

Un altro grande libro dell’eccellente Danilo Arona, edito in veste rinnovata da Kipple Officina Libraria, per la collana Avatar e disponibile sia in formato ebook (ad un prezzo davvero irrisorio, praticamente regalato) che nel classico ed elegante cartaceo.

L’ancestrale e oscura pratica occulta del Palo Mayombe, originaria del cuore dell’Africa ed importata nel bacino caraibico, intreccia in una rete apparentemente inestricabile i destini di personaggi famosi ed uomini ordinari, rock star e ambigui individui, nonché eventi di rilevanza mondiale: tutti elementi che si trovano ad essere tragicamente ed enigmaticamente accomunati da quel primigenio rito, che non si sa come interrompere, anzi “ha sempre più fame. In giro, per il mondo, prolificano le Cazuele. Serve più gente, ogni giorno di più”.

Consigliatissimo!

Il sito di Danilo Arona: www.daniloarona.com
Il sito di Kipple: www.kipple.it – Acquista l’ebook qui oppure il cartaceo qui.
La scheda su aNobii.

Domenica 23 gennaio 2011

in collaborazione con Le Città Sottili
presso CSA Baraonda – Via Pacinotti 13 – Segrate (MI)
Ore 21.00
ingresso 3 euro
The Meeting Point 18
performance interdisciplinare e multimediale di improvvisazione per musica,
danza, arte visiva e dintorni…al confine tra Arte e Scienza
Performers: Dante Tanzi (musica), Domenico Stranieri (musica), ODRZ (musica), Marcella Fanzaga (danza), Isabella Filippini (danza)
ODRZ
www.odrz.org