Archivi tag: Lukha B. Kremo

Presentazione di NON È CHE UN SOFFIO, di Andrea Cattaneo

Il 4 maggio presenteremo il romanzo Non è che un soffio di Andrea Cattaneo, vincitore del PREMIO KIPPLE 2022.
Intervengono: l’autore, l’editore Lukha B. Kremo, l’editor Sandro Battisti e Ksenja Laginja, autrice della copertina.

Ci vediamo lì?

Serge Moreau è uno scrittore di gialli di Parigi, che soffre di depressione; la moglie Sélène lo ha lasciato per un architetto e ha provato più volte a suicidarsi. Improvvisamente vede il suo clone sciogliersi nel suo bagno.
Alex, una ragazzina, entra in casa sua e dice di provenire da un universo parallelo: un universo specchio dove i doppelgänger hanno le orecchie a punta, vivono vite leggermente diverse in una Parigi distopica. Alex dice di essere la figlia del suo doppio, che è stato ucciso, aggiungendo che il caso è passato come suicidio; lo convince a trasferirsi nel mondo parallelo per indagare.

La diretta LIVE sarà visibile sulla pagina facebook di Kipple Officina Libraria e diffusa tramite la piattaforma StreamYard.

Esce per la collana “Capsule” Speed Date, di Elisa Franco

Speed Date di Elisa Franco esce oggi in digitale per la collana Capsule di Kipple Officina Libraria. Una storia che narra di robot e ritorni, di come la logica degli eventi si tramanda in ogni forma vitale e di speranze che divengono messianiche. La cover è di Lukha B. Kremo.

Il racconto è disponibile sul sito www.kipple.it e sui principali store online.

ESTRATTO

La mattina lei premeva il pulsante e spalancava le traspareti, osservava quello che vedeva fuori come se lo stesse assorbendo, me lo descriveva convinta che i miei sensori non ricevessero le stesse immagini. Le immagini, invece, erano le stesse, solo che lei le annodava ad altre e formava una catena che la imprigionava.
Mentre scorro l’unità di memoria, qualcuno mi affianca davanti alla tomba.
— Spero che la tua giornata stia passando in modo soddisfacente, Livie. Ieri sera eri silenziosa.
— Puck!
Di nuovo quel sorriso simile a un’espressione umana.
— Allora ricordi il mio nome. Positivo.
Ha in mano un fiore, lo scannerizzo: iris. Giallo intenso.
— L’ho chiesto ai giardinieri-bot della serra centrale. I fiori sono adatti alle tombe. La tua CLARARINALDI ne sarà soddisfatta.
La mia unità di memoria deve scorrere molto all’indietro per trovare fiori sulle tombe, è passato un tempo lungo da quando gli ultimi umani sono scomparsi. Non trovo/provo nessun rimpianto. CLARARINALDI mi ricorda che io ci sono ancora e ho ereditato la Terra (parafrasi di Matteo 5,5).
— Come sapevi che ero qui?
— Vieni spesso, ti avevo notata.
I qubit s’impennano e non riesco a valutare quello che sta succedendo. Individuo il termine imbarazzo ma non sono sicura che sia esaustivo. CLARARINALDI è cessata e non posso più chiedere a lei, che, comunque, non rispondeva al 78,43 percento delle mie domande, se sospiri e mezzi sorrisi non vanno considerati risposte.
Una foglia marrone, con resti di arancio intorno alle nervature, scende piano dall’albero per il quale ha esaurito il processo fotosintetico, e sfiora la lapide con quella che gli umani definirebbero una carezza.
— Anche tu hai un umano qui? — chiedo perché lo scambio verbale sia appropriato.
Gli ultimi uomini e donne hanno ricevuto un androide che badava a loro per alleviare la solitudine degli epigoni di una specie, accudirne la vecchiaia, studiare e memorizzare i percorsi alieni del cervello organico. Cose impossibili da comprendere: ragionamenti illogici e il mistero delle emozioni, ma devo dire che abbiamo tentato di capire sino alla fine.

LA QUARTA

L’eterno ritorno delle mentalità umane, perpetuato fin nelle entità da loro create; “Quanti lettori potranno riconoscersi in quegli stilemi?” sembra domandarsi Elisa Franco: e se il riconoscersi dovesse significare soltanto aver raggiunto un altro grado di ricorsività?

L’AUTRICE

Elisa Franco ha qualche anno in più di quello che sperava, ma almeno se ne sta rintanata a Bologna che ormai ha perso la nebbia invernale, impedendole eccessi di sentimentalismo. La formazione leguleia è rimasta chiusa in qualche ripostiglio, così scrive fantascienza combattendo l’innata pigrizia. Ha pubblicato racconti mainstream su varie riviste online, ha vinto il Premio Urania Short 2021 e partecipato con un racconto al Millemondi 2022 Primo contatto.

LA COLLANA

Capsule è la collana di Kipple Officina Libraria dedicata ai piccoli capolavori del Fantastico e della SF prettamente italiana, contraddistinti dalla rapidità di lettura e dalla qualità unita alla fruibilità, dove il basso costo di copertina rende le proposte editoriali imperdibili.

Elisa Franco, Speed Date
Cover: Lukha B. Kremo

Kipple Officina Libraria – Collana Capsule – Pag. 19 – 0.95€
Formato ePub e Mobi – ISBN 978-88-32179-74-3

Link:

Presentazione online di “Il giorno dell’uragano”, di Marco Scarlatti, Premio Kipple 2021

Continuano le presentazioni online di KippleOfficinaLibraria. Giovedì 16 marzo alle 21.00, sulla pagina FB della casa editrice, Marco Scarlatti presenterà il suo romanzo Il giorno dell’uragano, vincitore del Premio Kipple 2021; saranno presenti nella diretta StreamYard l’editore Lukha B. Kremo, l’editor Sandro Battisti e Ksenja Laginja, autrice della copertina.

Nel dedalo della multicittà, le multinazionali ‒ dopo la messa al bando dei sindacati ‒ sono dotate di confraternite con ruoli di supporto spirituale. Demetra, la Custode dell’Umanità Aziendale del colosso della Buna, scompare. Aveva appena scoperto la storia di suo marito, l’avvocato Leofreddi, con Marlena. Luca Colosimo, il Custode dell’Etica della Buna, viene incaricato di creare una giustificazione plausibile all’esterno. È l’inizio di un’indagine che somiglia molto a un viaggio iniziatico, fra terzine di Nostradamus, rivelazioni intime e la scoperta di una confraternita diversa da tutte le altre. Un percorso che porta il protagonista a riflettere sulla vita e su ciò che è diventata nel mondo pericoloso e contraddittorio attuale, un messaggio allarmante su come l’ottica economica delle multinazionali sia diventata il paradigma che ha già soppiantato il potere delle nazioni, e che l’arte religiosa di raccontare favole sia già stata assimilata dal business, diventando narrativa. L’indimenticabile romanzo vincitore del Premio Kipple di un autore che s’impone all’attenzione del pubblico della fantascienza.

Ci vediamo lì?

Esce “Fiori del Caos”, collana “Versi Guasti”, a cura di Ettore Fobo

Esce oggi nella collana Versi Guasti il volume Fiori del caos, a cura di Ettore Fobo, un’antologia di dodici voci provenienti dal sottosuolo del linguaggio che raccontano e vanno a comporre una propria visione mitorealistica e sotterranea tra prosa e poesia.

Diamo quindi un caloroso benvenuto a Ettore Fobo che, da questo numero, subentra nella curatela di collana ad Alex Tonelli, che ringraziamo per aver saputo interpretare i Versi Guasti con grande sensibilità e sperimentazione nel sondare le profondità dell’essere.

L’ebook è disponibile insieme al cartaceo su www.kipple.it, nei principali store online e nelle librerie; la copertina è di Ksenja Laginja.

DALLA POSTFAZIONE

I Fiori del Caos crescono nelle caverne del pensiero, nel sottosuolo del linguaggio, laddove irradiano, come stella spente, la potenza e il fascino della loro presenza ambigua e fatale.
I Fiori del Caos calano dalle lune primitive per germogliare cascata cosmica delle cose quotidiane, sono sfingi dal babalbutire astrale. Perché quello che chiamiamo letteratura è un’immersione in tutte le sciarade per ripristinare lo sbocciare profondo della luce e ripetere il buio gesto dell’addio.
Addio a ogni ontologia, spacciata dal frantumarsi obliquo e robotico della voce in una baldoria di balbuzie ironiche e danzanti. Quanto massacro nella tumultuosa levità del sangue, dove sorgono le aurore senza occhi e ci insegnano uno sguardo svagato e per questo più profondo. Siamo ai margini di ciò che Si dice per imprimere un altro giro alla ruota dei Significati. Il corto circuito che interpretiamo non verrà assimilato né decodificato dalla Grande Macchina dei Valori perché all’enorme sole nero delle formazioni gregarie preferiamo la minuta penombra, dove un altro canto ci maschera, ci dilapida, ci eccede. Sappiamo tramontare e traboccare. È antica la legge del divenire.
Come la parola iniziale che ordina i tempi e gli spazi e crea il mondo riformulando il caos originario, lasciando però intatte le sue fluttuazioni alchemiche, noi ci sottomettiamo a ciò che genera la folgore dell’impensato e alla necessità che forgia il mondo come una, perpetuamente instabile, creazione della mente.

Ettore Fobo

LA QUARTA

Ettore Fobo presenta dodici autori, scelti fra chi meglio rappresenta la sua visione mitorealistica e sotterranea, e li raccoglie come una dozzina di fiori a comporre un mazzo di agenti caotici. Tra poeti già noti o narratori che si cimentano anche con la lirica, troviamo Ksenja Laginja, Paolo Spaziani, Sandro Battisti, Mattia Canovaro, Carlo Gregorio Bellinvia, Massimo Fantuzzi, Lukha B. Kremo, Maria Cardamone, Matteo Gennari, Alex Tonelli e Silvio Straneo. La raccolta di poesie, racconti, scritti inediti e pensieri, viene sigillata dallo stesso curatore con altrettanti interventi, una prefazione e una postfazione, a confezionare questo bouquet del caos.

IL CURATORE

Ettore Fobo (Milano, 1976) persegue l’attività poetica da oltre trent’anni, ha pubblicato qualche libro di poesia, in Italia e all’estero, vinto qualche premio, collaborato con riviste e blog. Nel febbraio 2020 scrive il Manifesto di un Movimento: il Mitorealismo del Sottosuolo, di cui è espressione l’antologia che tenete in mano. Per sua natura il Movimento è invisibile, carsico, inattuale, sotterraneo, in profonda contraddizione con la propria epoca storica. In virtù di questo ne può smascherare gli automatismi linguistici, ideologici, tribali, filosofici profondi. Movimento di spiriti liberi, di sciamani erranti e dionisisaci, di nomadi schizoanalitici, di vagabondi patafisici, di astronauti psichici.

LA COLLANA

VersiGuasti è la collana di Kipple Officina Libraria diretta da Ettore Fobo interamente dedicata alla poesia e alla letteratura lirica, in costante ricerca di connessioni e poetiche appartenenti al Connettivismo e non solo.

Autori Vari, Fiori del caos
Prefazione e postfazione: Ettore Fobo
Copertina: Ksenja Laginja

Kipple Officina Libraria – Collana Versi Guasti
Formato cartaceo – Pag. 172 – 10.00€ – ISBN 978-88-32179-72-9
Formato ePub e Mobi – Pag. 166 – 0.95€ – ISBN 978-88-32179-73-6

Link:

16/02 – Presentazione su Facebook di “IL DIARIO ELETTRICO”, di Paolo Di Orazio

Giovedì 16 febbraio, alle ore 21.00, tornano le presentazioni online di KippleOfficinaLibraria: sarà la volta di Il diario elettrico, il romanzo distopico di Paolo Di Orazio edito da Kipple nella collana k_noir. Saranno presenti l’autore, l’editore Lukha B. Kremo, l’editor Sandro Battisti e Ksenja Laginja, autrice della copertina.
Per seguire l’evento basterò collegarsi alle 21.00 sulla pagina Facebook della casa editrice.

Ci vediamo lì?

Kipple Officina Libraria a StraniMondi 2022

Kipple Officina Libraria sarà presente anche quest’anno a StraniMondi, la manifestazione del Fantastico per autori, editori, operatori del settore e soprattutto lettori, amanti della cultura di genere, entusiasti sostenitori della necessità di una nicchia immaginifica sempre più vasta e feconda, che si svolgerà l’8 e il 9 ottobre a Milano.

La nostra casa editrice sarà protagonista del panel in programma per domenica 9 ottobre alle 14.30 dal titolo “I Premi Kipple, poesie lunari e Volontà trasgressive: i nuovi percorsi scifi & weird di Kipple Officina Libraria”, in cui saranno presenti l’editore Lukha B. Kremo, Sandro Battisti, Paolo Di Orazio, Marco Scarlatti e Andrea Cattaneo; passate a trovarci allo stand, saremo lì per tutto il weekend della manifestazione.

Ci vediamo lì, alla “Casa dei Giochi” in via Sant’Uguzzone 8, Milano?