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Isaac Asimov e il futuro dell’Uomo nello spazio: l’intervista tradotta in italiano

Isaac Asimov non ha di certo bisogno di presentazioni. Più di chiunque altro, l’autore americano è riuscito a dare, anche grazie al suo impegno come divulgatore scientifico, un volto alla fantascienza riconoscibile anche da chi solitamente non ama il genere. In questa intervista del 1981 che vi segnaliamo in coda al post, Asimov parla del futuro dell’Uomo nel cosmo, un tema a lui caro che ci invita a riflettere sulle sfide che attendono la nostra specie. Buona visione!

 

 

 

 

Isaac Asimov legge il suo celeberrimo racconto L’ultima domanda

asimov

L’ultima domanda è forse il racconto più celebre di Isaac Asimov, autore di fantascienza noto anche a coloro che hanno poca dimestichezza col genere. Pubblicato per la prima volta nel 1956 su Science Fiction Quarterly, fu proprio l’autore americano a definire questo come il suo miglior racconto. Nel video YouTube che vi presentiamo oggi, sentirete nientedimeno che lo stesso Asimov leggere L’ultima domanda! Buon ascolto!

Isaac Asimov: che importanza ha la fantascienza per la scienza? (Video in italiano)

Unendo insieme un’intervista in bianco e nero di Isaac Asimov con il commento del critico letterario Piero Dorfles, un utente YouTube ha messo insieme un video molto interessante che mostra non solo il pensiero del grande autore russo naturalizzato statunitense, ma anche l’importanza che esso ha avuto per la letteratura in generale. Ve lo proponiamo. Buona visione!

Isaacasimov.it, il sito italiano interamente dedicato a Isaac Asimov

Isaac Asimov è senza dubbio non solo uno degli autori più rappresentativi della fantascienza del secolo passato, ma anche uno dei più amati. Tanti sono i suoi fan sparsi per il mondo, molti quelli italiani. In rete è possibile accedere a un sito completamente dedicato all’autore, ricchissimo di contenuti in italiano, che includono tutte le sue innumerevoli attività, sia quelle di scrittore di fantascienza che di divulgatore scientifico. Per dare un’occhiata basta cliccare qui, all’indirizzo: http://www.isaacasimov.it.

 

Gli aforismi di Isaac Asimov

Autore estremamente prolifico, Asimov, è stato l’ambasciatore della fantascienza. Molti lettori, anche quelli totalmente estranei alla SF, conoscono comunque il suo nome. Oggi vi proponiamo alcuni dei suoi aforismi più famosi che di sicuro meritano di essere letti con attenzione. Buona lettura!

  • La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci. (da Cronache della galassia)
  • Non c’è bisogno di viaggiare nel tempo per essere degli storici. (da La campana canora, racconto, traduzione di Roberta Rambelli, Fanucci)
  • In tutta la storia della Galassia non risulta che alcuna civiltà sia mai stata così sciocca da usare le esplosioni nucleari come armi belliche. (da L’orlo della fondazione)
  • Ardo dal desiderio di spiegare, e la mia massima soddisfazione è prendere qualcosa di ragionevolmente intricato e renderlo chiaro passo dopo passo. È il modo più facile per chiarire le cose a me stesso. (da Civiltà extraterrestri)
  • La vita è piacevole. La morte è pacifica. È la transizione che crea dei problemi. (da Destinazione Cervello)
  • Io, della Luna conosco praticamente tutto; se dovessi andarci sarebbe inutile. E poi, dovrei salire sull’astronave. Ma lo sa che io non prendo neppure l’aereo. (citato in Roberto Gervaso, Ve li racconto io)
  • Anche da giovane non riuscivo a condividere l’opinione che, se la conoscenza è pericolosa, la soluzione ideale risiede nell’ignoranza. Mi è sempre parso, invece, che la risposta autentica a questo problema stia nella saggezza. Non è saggio rifiutarsi di affrontare il pericolo, anche se bisogna farlo con la dovuta cautela. Dopotutto, è questo il senso della sfida posta all’uomo fin da quando un gruppo di primati si evolse nella nostra specie. Qualsiasi innovazione tecnologica può essere pericolosa: il fuoco lo è stato fin dal principio, e il linguaggio ancor di più; si può dire che entrambi siano ancora pericolosi al giorno d’oggi, ma nessun uomo potrebbe dirsi tale senza il fuoco e senza la parola. (citato in Giuseppe Lippi, I robot dell’alba)
  • Se la conoscenza può creare dei problemi, non è con l’ignoranza che possiamo risolverli. (citato in Focus n. 98, pag. 188)
  • Se la corrente ti sta portando dove vuoi andare, non discutere. (da Destinazione Cervello)
  • La stranezza è nella mente di chi la percepisce. (da Preludio alla fondazione)
Gli altri aforismi di Kipple:

Fermate i killer robot, l’appello dello Human Rights Watch

Lo Human Rights Watch, organizzazione internazionale non governativa per la difesa dei diritti umani, ha lanciato un appello per mettere in guardia le persone sul potenziale pericolo dei “robot killer”. L’organizzazione si riferisce a robot capaci di eseguire azioni militari o di controllo dell’ordine pubblico autonomamente. Fra meno di un decennio, afferma lo HRW, queste macchine potrebbero divenire una realtà. 
Gli scenari apocalittici illustrati dalla fantascienza sono tanti, alcuni come quello di Terminator e The Matrix divenuti ormai parte della cultura popolare. A questo pericolo, Isaac Asimov reagì formulando le tre regole a cui tutti i suoi robot positronici dovevano obbedire:

  1. Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno. 
  2. Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla Prima Legge. 
  3. Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge.

Queste leggi sembrerebbero adeguate a proteggerci da un olocausto robotico – in teoria. In pratica è tutt’altra cosa. Un robot per essere utile agli scopi delle forze militari o di polizia non potrebbe mai inglobare queste tre leggi, in quanto lo scopo di queste macchine sarebbe appunto quello di mantenere l’ordine e, se necessario, usare la forza con scopo letale. 
In realtà si tratta di una realtà che stiamo già vivendo, se non altro in parte. Le vittime civili dei droni americani in Afghanistan ormai non si contano. Di recente, in occasione della Navy League’s Sea-Air-Space Exposition, la Boeing ha svelato i suoi progetti per l’F/A-XX, caccia stealth di sesta generazione che verrà prodotto in due versioni: una pilotata, l’altra no. Il drone stealth X-47B capace di operare autonomamente è già passato alla fase di collaudo sulle portaerei. E DARPA, la Defense Advanced Research Projects Agency, lavora già da tempo ai primi robot umanoidi (e non). 
Così come hanno già fatto in passato, le macchine potrebbero aprire nuovi orizzonti per l’uomo. Tutto dipende però dal loro uso. Forse, proprio per questo, l’appello dello HRW andrebbe preso molto sul serio.