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Kipple a StraniMondi: programma del 17 ottobre e promozioni

Sarà un lungo (lunghissimo) weekend quello che dal 15 ottobre fino a tutto il 19 ci terrà impegnati a StraniMondi tra live, nuove pubblicazioni e illustri ospiti del panorama SciFi; ma non solo: incursioni tra cinema, poesia e sperimentazione musicale, con promozioni per le nostre proposte editoriali studiate apposta per gli spettatori e lettori di StraniMondi. Siateci!

Cominciamo illustrandovi le promo:

Dal 15 al 19 ottobre è STRANEPROMO su tutti i volumi del catalogo, comprese le novità, spedizione inclusa! Usa il codice #stranepromo e fai scorta di letture su www.kipple.it 🐙

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PROGRAMMA #StraneLive del 17 ottobre

17 ottobre, ore 16.30 | PANEL #Stranimondi👽 Lovecraft e i Giganti

✨ Presentazione sull’evento FaceBook delle nuove collane/pubblicazioni: «Lovecraft from beyond» (collana kGrrraffi) con Claudio Fallani, Sascha Ciantelli e Alessandro Napolitano e della collana I Giganti con Lukha B. Kremo e Sandro Battisti
+ Annuncio vincitore del Premio Short Kipple 2020

Esce il primo fumetto Kipple, Lovecraft from beyond

Lovecraft from Beyond è la graphic novel in collaborazione con Electric Sheep Comics – completamente a colori – scritta da Claudio Fallani e Alessandro Zanieri, magistralmente disegnato da Sascha Ciantelli e colorato da Maurizio Toccafondi.
Inauguriamo così la collana “kgrrraffi”, a cura di Roberto Bommarito e Alessandro Napolitano, e una serie di preziosi volumi cartonati – a colori e in grande formato – tutti da collezionare. Dal 14/10 su www.kipple.it, nei principali store online e nelle librerie.

In questo prezioso albo ripercorriamo la vita dello scrittore, in una discesa immaginifica attraverso il reale e i personaggi immaginari partoriti dalla mente di Lovecraft, resi immortali nelle sue opere.

LA QUARTA

Nella graphic novel “Lovecraft from Beyond” si ripercorre la vita dello scrittore raccontando le vicende fondamentali della vita reale, combinandole con i personaggi immaginari, partoriti dalla mente di Lovecraft e resi immortali nelle proprie opere.

SINOSSI

Lovecraft si reca da Willet, un alienista, personaggio immaginifico descritto nel racconto “The Case of Charles Dexter Ward” e con lui si mette a nudo, raccontando gli incubi che lo tormentano. È un tentativo di dare un significato alle proprie angosce, di comprendere verità sconcertanti che sembrano essere a portata di mano, ma sfuggono inesorabilmente portandolo giorno dopo giorno in un abisso senza luce né riscatto.
Se nel graphic novel le confidenze più intime vengono rivolte a un personaggio immaginario, è simbolico che uno dei primi sogni narrati vedano come protagonista Samuel Loveman, poeta amico di Lovecraft che in questa opera muore tragicamente dopo essersi avventurato all’interno di una cripta nelle viscere della terra per svelare un mistero innominabile. Allontanatosi dagli amici, persa la moglie e i legami familiari, Lovecraft si ammala di cancro e il deterioramento oltre che mentale si manifesta anche a livello fisico. L’unica via di fuga è rifugiarsi nella scrittura e nei racconti da cui trae forza per un processo di rinascita per essere consegnato per sempre alla Storia. Questo processo è affidato ancora una volta a Wilcox, che gli riporta un messaggio di speranza: “Ha trasceso la morte, signor Lovecraft. Adesso si trova nel luogo dove dimorano i miti, ide moni e gli dei. Gli archetipi formanti dell’universo. Lei stesso è assurto a mito e potrà vivere in ogni uomo. Il massimo al quale uno scrittore possa aspirare. Non crede?”

GLI AUTORI

Una storia completamente a colori di Claudio Fallani e Alessandro Zanieri, magistralmente disegnato da Sascha Ciantelli e colorato da Maurizio Toccafondi.

LA COLLANA

Kgrrraffi è la collana di comics dedicata all’immaginario Weird e Fantastico in tutte le sue declinazioni, a cura di Roberto Bommarito e Alessandro Napolitano. Una serie di preziosi volumi cartonati, a colori e in grande formato, tutti da collezionare.

Lovecraft from beyond AA.VV.
– Storia di Claudio Fallani e Alessandro Zanieri
– Disegni di Sascha Ciantelli
– Colorazione a cura di Maurizio Toccafondi

Kipple Officina Libraria
Albo di fumetti, 2020 — Pag. 88 – € 25,00 — 978-88-32179-40-8

Link

Fight Club 2: tutti i dettagli del graphic novel

Come molti già sapranno (e come avevamo già segnalato sul blog di Kipple) il secondo capitolo del celeberrimo romanzo di Chuck Palahniuk Fight Club sarà un graphic novel. La Dark Horse Comics ha però rilasciato recentemente delle informazioni riguardanti il progetto che faranno di sicuro piacere ai tanti fan del controverso autore statunitense. Fight Club 2 consisterà di una maxiserie di ben 10 episodi. La storia, che riprenderà dieci anni dopo gli eventi del primo romanzo, vedrà il protagonista, ora sposato con Marla, nelle vesti del papà. Si scopriranno inoltre le vere origini di Tyler, che forse ha accompagnato non solo l’evoluzione del personaggio principale, ma anche quella dell’intero genere umano. Scritto da Palahniuk e illustrato da Cameron Steward, vincitore dell’Eisner Award, l’atteso primo volume arriverà in libreria – se non altro negli States – l’8 aprile 2015.

L’arte del fumetto: Kipple intervista l’illustratrice Roberta Guardascione

Ciao Roberta. Benvenuta nel blog di Kipple. Ti andrebbe di cominciare raccontandoci un po’ chi sei?

Ciao a te e a tutti i lettori di Kipple. Chi sono? Uhm, vediamo… si dice che identificarsi con il proprio mestiere sia un po’ noioso e riduttivo, questo però non riguarda il lavoro che faccio io, perché dire che sono una disegnatrice esprime non solo il mio mestiere ma anche un modo di essere e di vivere. Io disegno sempre e comunque, disegno anche quando non disegno, nel senso che mentre faccio altro penso: “Ma se quella linea fosse così, e se quel colore lì lo cambiassi…” Mi rende felice pensarci. Vivo nella famosa torre d’avorio dalla quale mi dispiace sempre un po’ uscire, ma anche le boccate d’aria servono, giusto? Credo che i miei vicini pensano che sia matta!
A quali maestri ti ispiri?
Bhè i maestri che mi hanno ispirata e che mi ispirano sono tanti… La mia formazione fumettistica è stata abbastanza tosta Avendo fratelli più grandi a casa mia i fumetti “da grandi” non mancavano mai. A soli otto anni mi sono trovata tra le mani Dylan Dog, con il quale ho stretto una relazione amorosa che è tutt’ora in corso. I maestri per me sono stati sicuramente Angelo Stano, Corrado Roi e Bruno Brindisi, che ho osservato a lungo e che mi affascinano tutti per motivi diversi, visto che ognuno di loro ha uno stile unico. La Bonelli ha gettato le basi della mia formazione, poi ho scoperto i francesi, e lì per me si è aperto un mondo. Parlo di Philippe Druillet, Françoise Schiuten e naturalmente del grande Moebius. Non solo fumetti ma anche illustratori di libri, evocare le atmosfere dei grandi classici rende l’illustratore un antenato dei registi di film. Quindi a questa mia lista è doveroso aggiungere anche Dorè, che ha illustrato tutta la letteratura romantica e anche la Bibbia (quando si dice un’impresa biblica!). Chiudo con Alan Lee, grazie a lui ho imparato a usare gli acquerelli.
Alcuni tendono ancora oggi a snobbare il fumetto. Per fortuna però sono sempre più le persone che iniziano a guardare ai graphic novel come opere artistiche. Quali credi che siano state le opere che più di ogni altra hanno trasformato in arte i fumetti? Oppure arte lo sono sempre stati?
Secondo me quello che è cambiato è stato il modo di percepirli. Una volta la televisione non esisteva perciò i fumetti erano l’unico divertimento dei ragazzini. Di conseguenza per i genitori erano solo una distrazione. Ciò non toglie che quei “giornaletti” che stringevano tra le mani i nostri genitori e persino i nostri nonni non fossero opere d’arte. Pensa ad esempio a Little Nemo di Winson Mc Cay , una volta finito di leggerlo andava a finire sul fondo delle gabbiette degli uccelli, mentre oggi è considerato uno dei fumetti meglio disegnati della storia, ogni tavola è un quadro, e questa non è arte? Ma all’epoca non se ne rendevano conto. Forse è stato anche il cambiamento di terminologia a fare la differenza. Dire graphic novel è come dire letteratura illustrata, quindi il fumetto non è più destinato ai ragazzini, ha cambiato target. Sono gli adulti adesso che leggono i fumetti, i ragazzini giocano con la x box! Il fumetto è diventato oggetto di studio, illustri intellettuali se ne interessano, come Umberto Eco ad esempio. Questo è il secolo delle immagini e quindi il fumetto si presta benissimo ad incarnare i bisogni della cultura contemporanea. Se poi devo dirti quale opera abbia segnato davvero il cambiamento, sicuramente è doveroso citare Hugo Pratt, autore di La ballata del mare salato, con la quale si parla seriamente di letteratura. Anche la bella Valentina di Crepax ha rivoluzionato il segno e soprattutto i contenuti del fumetto moderno.
Tenendo a mente anche l’avvento delle nuove tecnologie, quale credi che sia il futuro del fumetto, specialmente in Italia?
Non credo che le nuove tecnologie siano pericolose per il fumetto, anzi credo il contrario: è solo il mezzo che cambia, non i contenuti. E se il mezzo è più veloce, i contenuti arrivano prima! In Italia di talenti ce ne sono molti, dopotutto siamo figli di Michelangelo e compagnia bella. Spero quindi che il futuro sia roseo, per tutti noi disegnatori!
Quali sono le più grandi difficoltà che incontra un fumettista in Italia oggi?
L’italia purtroppo tende a rimanere sempre un po’ indietro rispetto ad altri paesi, questa è una triste verità che riguarda in po’ tutti i settori. Le case editrici diffidano sempre un po’ di chi non ha ancora un nome. Preferiscono investire sui prodotti sicuri! Dovrebbero aprire di più le porte agli esordienti. Come si dice, investire sui giovani!
Cosa differenzia un bel fumetto da uno meno riuscito?
Eh si, questa è la domanda da un milione di dollari! Cosa differenzia una torta riuscita da una che è meno riuscita? Di sicuro l’equilibrio tra gli ingredienti, ma soprattutto se ti siedi e cominci a disegnare senza metterci l’anima alla fine il risultato è sempre deludente. Io sono convinta che se una cosa la fai con passione e dietro c’è una sceneggiatura fatta bene allora il pubblico lo capisce e contraccambia.
Ti andrebbe di parlarci delle tue collaborazioni e dei tuoi progetti futuri?
I progetti che porto avanti con Electric Sheep Comics (di cui abbiamo parlato di recente qui, ndr) sono molti. Sono tutti entusiasmanti e mi permettono di confrontarmi con vari generi, dal pulp allo steampunk, fino alla fantascienza. Nell’ultimo anno ho lavorato moltissimo raggiungendo anche risultati che mi hanno resa molto orgogliosa. Il fumetto fantascientifico Lunaris, scritto da Claudio Fallani ed Alessandro Napolitano ci ha portati alla vittoria del premio Cometa, un bel traguardo per la nostra factory ESC. E poi anche la short story Polvere, scritta da Napolitano, ha avuto un bel riscontro di pubblico. Recentemente è uscito Blood Washing, che è stata una collaborazione di parecchie “pecorelle elettriche”, seconda uscita della collana di graphic novel targate ESC, pubblicato da Il foglio letterario, e pare che stia avendo successo! Al momento sono a lavoro su un fumetto steampunk, un’appassionante storia d’amore e libertà scritta dalla talentuosissima Polly Russell. Nel cassetto, però, ci sono un paio di cosette che fremono di essere portate alla luce, progetti che mi vedrebbero anche sceneggiatrice, ma di questo ti parlerò nella prossima intervista.
Grazie mille per l’intervista, Roberta, e in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti!
Grazie a te e crepi il lupo!
Le altre interviste di Kipple:

Esce l’iterazione 18 di NeXT, il bollettino connettivista: I, NeXT

http://hyperhouse.wordpress.com/2014/01/12/esce-next-iterazione-18-i-next/

E’ uscita la 18esima iterazione di NeXT, il bollettino connettivista che, per questo numero, si affida alle illustrazioni di Francesco D’Isa e del suo graphic novel I.
Maggiori informazioni sono disponibili sul HyperHouse, qui sotto vi alleghiamo delle breve note estrapolate dal post; vi ricordiamo che è possibile scaricare il PDF dal sito Kipple al prezzo di 1 euro, mentre per le copie cartacee vi rimandiamo sempre al post di presentazionee alla mail per l’ordine: cybergoth@domist.net.
Iterazione di NeXT carica di riferimenti, questa, e di rimandi sottili a gran parte dello scibile umano e all’immaginario fantastico, uniti verso nuove consapevolezze che tutti, da queste parti, amiamo in ogni declinazione. L’accerchiamento di questo numero al concetto stesso che tutto è uno e che uno è tutto, che i connettivisti promulgano da tempo, è potente, senza frontiere e – so, non dovrei essere io a dirlo – con questo fascicolo di NeXT la pulsione verso un nuovo unito diviene evidente, lampante, conclamata.

Il passato, il presente e il futuro del fumetto (e non solo): Kipple intervista il cofondatore di Electric Sheep Comics Alessandro Napolitano


Ciao Alessandro. È un piacere averti ospite sul blog di Kipple. Ti andrebbe di presentarti per chi non ti conoscesse ancora?

Ciao Roberto, lasciami ringraziare te, Kipple Officina Libraria e quanti vorranno leggere la nostra chiacchierata. Presentarsi e farlo in modo che non risulti noioso è difficile. Mi sento di dire che sono una persona molto curiosa, forse è proprio questo aspetto che mi ha portato ad amare i libri. Molti pensano che mi senta a mio agio in mezzo alla gente, forse perché vedono la facilità che ho nel mettere in contatto persone, alimentare collaborazioni e cose di questo tipo. In realtà sono una persona introversa e schiva per certi aspetti. Chi mi frequenta stenta a crederlo, ma è assolutamente così. Per fortuna non sono qui per parlare solo di me, ma ho l’onore di rappresentare un gruppo fantastico di ragazzi che sotto il nome di Electric Sheep Comics (ESC per gli amici) hanno dato vita a un laboratorio virtuale, un progetto incentrato sulla produzione e selezione di Graphic Novel. E non solo!

Com’è nato Electric Sheep Comics?

ESC nasce da un fitto giro di Email, scambiate durante la pasqua del 2012, tra me, Roberta Guardascione, Riccardo Iacono e Claudio Fallani. Mi ricordo che pensammo di creare un gruppo ispirato alle band rock, all’energia e alla complicità che queste realtà sanno scatenare e alimentare. Con questa voglia sfrenata avremmo percorso le vie del web mostrando le nostre graphic novel. In quattro sarebbe stato più facile digerire i “no” che inevitabilmente si sarebbero accumulati quando si ha a che fare con editori e pubblicazioni, ma sarebbe stato anche più soddisfacente festeggiare insieme i “sì”, frutto di piccoli e meritati successi. Muoverci in gruppo ci avrebbe garantito maggiore visibilità perché ognuno di noi si sarebbe impegnato a fare conoscere la nostra iniziativa. E così è stato. La graphic novel era il giusto strumento da usare, visto che io e Claudio abbiamo fatto qualche esperienza editoriale con dei racconti, mentre Riccardo e Roberta sono degli artisti del disegno. Ok, mi cazzieranno. Diranno che ho esagerato con “artisti”, ma tu lascia scritto così perché è la verità.
Ancora una cosa: ESC è nata anche grazie all’esperienza che abbiamo fatto sul sito letterario BraviAutori.it e alle capacità del suo webmaster, Massimo Baglione, di concedere a tutti gli utenti gli strumenti per crescere e migliorarsi.

Prendendo in considerazione anche le nuove tecnologie, come vedi il futuro del fumetto in Italia?

Il futuro del fumetto in Italia verrà stabilito dai suoi lettori. Uno zoccolo duro, affezionato all’odore delle copertine plastificate e a quello della carta, tra cui me, non rinuncerà mai alla soddisfazione di sfogliare un libro. Le innovazioni, faccio riferimento soprattutto a quelle “virtuali”, ci concederanno sempre maggiori strumenti per usufruire del prodotto fumetto. I nostri figli me li immagino a leggere graphic novel mentre queste si animano e parlano dagli schermi di un tablet. Cosa che in parte già accade. Nulla di sbagliato, si tratta pur sempre di progresso. Io però mi tengo stretto l’odore della carta, insieme a quello della colla dietro le figurine, il cofanetto di Happy Days e una sana nostalgia del Subbuteo.

Quali sono a tuo parere i fumetti più importanti che hanno marcato la storia del genere e perché?

Ho girato la domanda ad alcuni collaboratori di ESC, affinché la risposta possa essere più completa possibile. Ecco cosa ne è uscito: Roberta Guardascione mette l’accento su Crepax e Pratt, capaci di rivoluzionare il modo di concepire i fumetti. Prima di questi autori i comics erano destinati solo all’intrattenimento giovanile, poi, con “Una ballata del mare salato”, il fumetto si è innalzato a letteratura ed è diventato intellettuale e per adulti. Tiziano Sclavi è stato il genio che attraverso il “citazionismo” di Dylan Dog ha reso ogni albo della serie una piccola enciclopedia, capace di aprire nuovi mondi in fatto di libri, film e musica. Forse ha permesso a un’intera generazione di diventare più interessante, e magari l’ha anche migliorata.

Roberto Napolitano ci ricorda la serie “Splatter”, pubblicata alla fine degli anni ’80 e conclusa pochi anni più tardi a causa di alcune censure. Splatter ha visto autori emergenti come Brindisi, De Angelis, Ferrandino, Mari e Soldi; ha contribuito allo sviluppo di un genere che in seguito, con toni più soft e senza rischiare denunce, si è radicato nella cultura italiana attraverso personaggi come Dylan Dog. Importante sono stati Spiderman e Topolino; il primo per avere divulgato l’idea/sogno di un’America dove tutto è possibile e il secondo per avere ceduto a una narrazione semplice e lineare, definendo stereotipi di personaggi molto caratteristici come l’avaro, l’attaccabrighe ecc. Ancora Mc Farlain e il suo Spawn, dove la generazione degli anni ‘90 ha scoperto i disegni gotici con i suoi caratteristici tratti schizofrenici. Roberto mette l’accento su James O’ Barr. “Il Corvo” ha evidenziato le potenzialità che una Graphic Novel ha di esprimere gli orrori intimi del proprio autore. Impossibile non citare The Walking Dead, dove per la prima volta la parte centrale di un fumetto è stata il rapporto tra i personaggi e le dinamiche del gruppo, a prescindere dai protagonisti stessi. Valerio Mezzanotte ha sottolineato l’arte di Sin City di Miller, Conan di Bushema, The Kingdom Come di Alex Ross, Il Gioco di Manara, Ken Parker di Milazzo, Corto Maltese di Pratt e Blueberry di Giraud; mentre Filippo Ferrucci ci invita a non dimenticare l’importanza e la diffusione che caratterizza il genere Manga: Dragon Ball, Akira e Berserk.

Quali errori dovrebbe evitare il fumettista esordiente?

Vogliamo proprio specificare “fumettista”? Per me possiamo lasciare la sola parola “esordiente”. In qualsiasi campo. Io ho 42 anni (42, già, la risposta fondamentale sulla vita…), lavoro da quando ne ho 19 e un’idea me la sono fatta. Qualsiasi esordiente dovrebbe evitare di essere pretenzioso e imparare come l’umiltà è capace di essere un’arma micidiale se ben usata. E bisognerebbe tenersi lontano dalla fretta, cosa che un ragazzo giovane, spesso, proprio non riesce a fare. Per l’esperienza personale che ho maturato, tenere a debita distanza questi due flagelli la considero già la metà dell’opera.

Mi sembra di capire che ESC non si limiterà esclusivamente ai fumetti. In quali altri aree si espanderanno le attività del laboratorio virtuale?

Grazie a Claudio Fallani e Riccardo Iacono, ESC si è aperto alla cinematografia e alle serie televisive. Claudio ci ha permesso di produrre insieme all’associazione culturale ESSI GIRANO il corto “La lunga notte di Victor Kowalsky”, tratto da un racconto dello stesso Claudio. “Victor” è stato presentato il 12 dicembre nella sua prima nazionale all’Uci Cinema di Campi Bisenzio (FI), ottenendo la soddisfazione di vedere la sala stracolma! Il corto è iscritto alla selezione per il Film Festival di Berlino e nelle prossime settimane sapremo se potrà partecipare all’importante kermesse. Riccardo ha permesso a ESC di diventare partner della serie Funk-azzisti prodotta da Icaroff ed Ecoframes. La serie, scritta tra l’altro anche da Riccardo, vedrà un montaggio di 12 episodi per la tv e un adattamento per il web.

Cosa ha fatto fino a oggi Electric Sheep Comics per le graphic novel e fumetti in genere?

Insieme alle Edizioni Il Foglio abbiamo dato vita a una collana interamente dedicata alle graphic novel. Si chiama ESC – Collection e prevede solo lavori in bianco e nero. Per la collana selezionano anche le graphic novel che arrivano dall’esterno. Non ci sono preclusione per alcun genere narrativo, guardiamo alla qualità dei disegni e alla profondità della storia. Sono due i titoli pubblicati: Touch & Splat, scritto da Alessandro Cascio con i disegni di Alessandro Buffa e la prefazione di Ernesto Gastaldi; Blood Washing, scritto da Claudio Fallani, Alessio Ottaviani e Alessandro Napolitano con i disegni di Roberta Guardascione, Sascha Ciantelli, Riccardo Iacono, Valerio Mezzanotte e Andrea Palloni. Blood Washing, con le oltre 250 copie vendute nei primi dieci giorni di pubblicazione, ci ha aiutato a dare impulso al nostro progetto.
ESC è impegnato anche nella selezione di fumetti per la rivista bimestrale del fantastico Terre di Confine. Siamo al secondo numero e la risposta dei lettori è soddisfacente. Per quanto il tempo ce lo permette, cerchiamo di partecipare con i nostri contribuiti ad altre riviste che ospitano graphic novel. È successo per POLVERE, pubblicata sul N° 6 di Knife (Nero Press) e LUNARIS (vincitore del Premio Cometa 2013), apparso sul N°14 di Skan Magazine.

Ti andrebbe di parlarci dei progetti futuri di ESC?

Apriamo un mondo. Rispondendo a questa domanda ci accorgiamo di come il progetto ESC stia ingranando. Per il 2014 sono in lavorazione tre graphic novel, tutte per le Edizioni Il Foglio. Si tratta di uno Steampunk nato dalla fantasia di Polly Russell e disegnato dalle matite di Roberta Guardascione per un connubio tutto al femminile e al vapore! La seconda è una Sci-Fi scritta da un certo Roberto Bommarito (autore di dubbie qualità al quale è giusto dare una chance… Rido a crepapelle) e disegnato da Marzio Mareggia. La terza è una graphic novel in collaborazione con la collana Demian (sempre Il Foglio) scritta e pensata dal mitico Federico Guerri e Alessandro Napolitano (quest’ultimo autore di ancora più dubbia qualità, per le quali le chance sono finite… Ti ho anticipato la battuta!) e disegnata da Claudia Giuliani, una giovane artista di cui sentiremo parlare i futuro. Continuerà la collaborazione con Terre di Confine, dove proporremo fumetti di disegnatori emergenti, capaci da subito di sbalordire per il loro stile. Lavoreremo con la neonata rivista “Cronache di un sole lontano” diretta da due guru come Sandro Pergameno e Tiziano Cremonini. In cantiere ci sono il prequel di Blood Washing e una collaborazione con gli amici di Nero Press che farà saltare sulle sedie tutti gli amanti di… Non ve lo dico.
In giugno inizieranno le riprese di un film, Ritratto di famiglia, genere horror, nato dalla sceneggiatura di Claudio Fallani e Alessandro Napolitano con la regia di Tommaso Sacchini. Ancora un progetto, forse il più importante di tutti: resteremo vigili e con gli occhi bene aperti, pronti a cogliere l’occasione giusta per aiutare il nostro movimento a crescere.

Prima di lasciarci ti andrebbe di segnalarci i siti attraverso i quali è possibile seguire le attività di ESC?

La nostra casa nel web si trova all’indirizzo www.escomics.com. Siete tutti invitati a prendere un caffè in nostra compagnia. Abbiamo inoltre una pagina facebook a cui teniamo molto e facciamo in modo di aggiornare con anticipazioni, tavole in anteprima e notizie dal mondo dei fumetti. Fra quelli che metteranno MI PIACE alla pagina di ESC, che potete raggiungere cliccando qui, a fine gennaio verranno selezionati 3 fortunati vincitori che otterranno una copia elettronica gratuita della graphic novel Blood Washing. Chiunque volesse mettersi in contatto con noi può farlo scrivendo a: electricsheepcomics[at].com

Grazie mille per l’intervista, Alessandro, e un grosso in bocca al lupo per tutti i tuoi e vostri progetti!

Crepi il lupo! Grazie a te e a Kipple per averci concesso questo spazio. Buon ELETTRICO 2014!

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