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Antonio Caronia non è più tra noi

Ancora un addio per il mondo della fantascienza, del giornalistmo, ma, direi soprattutto, della cultura postmodernista.
Molte le cose che varrebbe la pena ricordare, tra tutte il collettivo milanese Un’ambigua utopia, ispirato fin dal nome al romanzo di Ursula K. LeGuin (I reietti dell’altro pianeta).
Mi piace ricordare L’invasione dei mar/x/ziani, pacifica invasione aliena per le strade di Milano, il 15 settembre 1978, durante la quale si dichiarò l’occupazione del pianeta Terra, un modo di fare propaganda decisamente postmoderno e avanti sui tempi.

Mimesis presenta un capolavoro di Malzberg

Mimesis Fantascienza e Società, collana diretta da Antonio Caronia e Domenico Gallo, esce con un romanzo di Barry Malzberg, Oltre Apollo, tradotto da Riccardo Gramantieri.
Ed è una piacevole novità, sembra infatti che tutta la New wave inglese a cavallo tra gli anni ’60 e ’70 non venga ristampata più tanto di frequente.
Non è una polemica intellettualistica, la New wave ha lasciato una serie di capolavori di cui la fantascienza si può fregiare ancora e non è eccessivo sostenere che le cose migliori della fantascienza di ogni epoca appartengano alla “nuova ondata” di quegli anni.
Basterebbe citare James Ballard, Samuel Delany, John Brunner e Brian Aldiss per capire che siamo di fronte a un fenomeno che va oltre la fantascienza. E Oltre Apollo, è un romanzo che va oltre il romanzo.
Scritto negli anni un cui la corsa allo spazio stimolata dalla Guerra Fredda si stava esaurendo e trasformandosi in delusione, in più parti si percepisce che lo “spazio esterno” è percepito come “spazio interiore” (tema caro alla New wave) e che quindi l’esplorazione interplanetaria altro non è che una sorta di psicanalisi.
Ma non basta, in questo romanzo Malzberg fa un’operazione postmoderna, descrive in capitoletti frammentari la vicenda in tutte le sue possibili varianti e la presenta come un romanzo scritto dal protagonista stesso, ottenendo quindi un risultato davvero eccezionale.
Un grazie di cuore ai curatori Caronia e Gallo e un incoraggiamento perché facciano riscoprire tutti quegli episodi letterari troppo poco noti e che invece sono ancora il vero fondamento, nonostante tutto ciò che è venuto dopo, della fantascienza di oggi.
Solo alcuni refusi di troppo, di cui ne citerò solo uno perché particolare (e forse potrà alzare le visite a questo blog!), pag. 123 “credo che ora andrò cagare”, manca una congiunzione 🙂