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Lucenti, una traccia fossile di Uduvicio Atanagi

Uduvicio Atanagi non esiste.
Gliel’ho detto di persona, lo giuro. Alla persona che mi si presentò con quel nome. Come recita la sua stessa biografia “Le opere di Uduvicio Atanagi sono state pubblicate tutte con diversi pseudonimi rendendo impossibile ricondurre i suoi lavori a un individuo preciso”.
Appunto. Non esisti, dicevo. E questa persona mi guardava con interesse, senza smentirmi, un po’ sorridendo alla strana situazione e un po’ riflettendo, proprio come se avessi pienamente ragione.
Chissà chi è Uduvicio? Il bambino “con i capelli corvini a padellina” o “il mostro che scompare e si cela, un mostro senza forma e con tutte le forme, un mostro di terra e di fango, un mostro che dorme per un miliardo di anni…”
E quindi: importa davvero? Certo che non era lui, nessuno è Uduvicio Atanagi, e lo siamo tutti. Tutti i bambini terrorizzati che siamo stati, circondati da un mondo ancestrale, ostile, oscuro e pregno di sospiri maligni, di luci che traversavano le nostre camerette, di genitori buoni che scomparivano, di amici che somigliavano a nemici, di amori che somigliavano a guerre.
Perché in fondo “siamo ricordi sbiaditi, lo siamo in ogni sospiro, in ogni patetico slancio, in ogni lacrima, in ogni risata. Siamo solo spettri che si riflettono nel nostro sangue sparso a terra, nella terra, scura, che se ne imbeve.”
E allora “Lucenti” – che è la famiglia che dà il nome alla tenuta che non produce, l’incolto cronico come fosse ostaggio di forze maligne – è anche la luce splendente che si staglia nel buio, ma che ne prende parte, lo “Shining” della follia che percorre tutti i (non) personaggi di questa (non) storia, il denominatore di un romanzo di de/formazione, un libro che non si lascia leggere, ma inghiottisce il lettore e lo conduce con sé sottoterra, nel fango, nel disturbo rabbioso dei personaggi, degli uomini-bestia, della prepotenza che non è ingiustizia, ma realtà, inconsistente, ma unico baluardo contro il nulla eterno.
Ora vi dico che se questa serie di personalità continueranno a scrivere e accompagneranno questo stile stupendo e lucente indagando ancora le trame oscure della vita, avremo uno degli scrittori più importanti dell’epoca. Non so quale.
Ma voi non esistete. E non leggerete mai questo libro, nonostante sia edito da Eris Edizioni e illustrato col cuore di tenebra dal buon akaB.