Su WeirdMagazine è apparsa una bella recensione a Il sogno dormiente, romanzo di Paolo Di Orazio. Il giudizio è molto buono, e mette in evidenza le peculiarità – anzi, direi le singolarità – di questo romanzo atipico. Ecco un estratto della recensione:
Il sogno dormiente è qualcosa di molto diverso da un semplice romanzo onirico o da un banale intrico di terrificanti mondi paralleli: è un’esperienza allucinante ed alienante, che va presa esattamente per com’è e senza forzare interpretazioni (la tentazione è soprattutto quella della spiegazione psicanalitica) che finirebbero per deformare un cuore pulsante di altra logica e di angoscia. La stessa categoria di realismo magico è puramente esemplificativa e non rende giustizia ad un romanzo che osa molto e che riesce – forse in extremis, ma riesce – nel suo intento di spaesare, avvincere e affascinare.
Dormire in una bara è prerogativa dei vampiri, Bela Lugosi li interpretava e vi dormiva sul serio, ma cosa succederebbe se qualcuno che non ha a che fare col mondo dei succhiasangue vi dormisse davvero? Se ciò determinasse un’infezione pari al vampirismo, ma completamente diversa, cosa bloccherebbe la pandemia? Pochi saprebbero rispondere… Le forme di delirio possono essere verità necessarie e dolorose, catarsi.
Paolo Di Orazio, Il sogno dormiente
Copertina di Ksenja Laginja
Prefazione di Gianfranco Nerozzi
Kipple Officina Libraria – Collana k_noir – Pag. 196 – 2.95 €
Formato ePub e Mobi – ISBN 978-88-98953-62-2
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